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Veste la figlia di 9 anni da coniglietta di Playboy per venderla ai pedofili, mamma condannata

Abusi che hanno portato la minore a tentare il suicidio per ben tre volte prima di riuscire e liberarsi dal quel peso raccontando tutto agli psicologi che la seguivano. Da quel momento è partita la denuncia verso la madre e le indagini che hanno portato a galla tutta la verità. La donna condannata a 10 anni di carcere.
A cura di Antonio Palma
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Vestita da coniglietta di Playboy a soli nove anni per essere meglio venduta ai pedofili che la richiedevano alla persone che invece più di ogni altro avrebbe dovuto accudirla: la mamma. È la straziante storia di una minore australiana che ad anni di distanza da quei terribili momenti, con l'aiuto degli psicologi, ha raccontato tutto di quell'infanzia negata e ha visto ora la madre condannata a 10 anni di carcere. I fatti risalgono al periodo tra il maggio 2014 e il maggio 2015 quando la minore, ora 15enne, è stata ripetutamente violentata nella casa dove viveva insieme alla madre sulla Gold Coast. La ragazza ha raccontato il via vai di uomini adulti che abusavano di lei in casa e della madre che la vestiva come una “coniglietta” di Playboy, ovvero con orecchie da coniglio e un vestito di pizzo nero. Il tutto mentre il padre era in galera dopo essere stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga.

Abusi che hanno portato la minore a tentare il suicidio per ben tre volte prima di riuscire e liberarsi dal quel peso raccontando tutto agli psicologi che la seguivano. Da quel momento è partita la denuncia verso la madre e le indagini che hanno portato a galla tutta la verità: la donna, oggi 41enne, è stata accusata di cinque capi di imputazione per violenza sessuale e condannata a 10 anni di carcere. La donna inoltre Non potrà beneficiare della libertà condizionale fino a quando non avrà scontato almeno otto anni di carcere della pena. "La sua condotta ha consentito o aiutato altri a commettere atti sessuali nei confronti della figlia. Questo è un reato estremamente grave" ha dichiarato il giudice.

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