Vertice Italia – Francia: Berlusconi e Sarkozy, accordo sui bombardamenti italiani in Libia e sulla revisione dei patti di Schengen
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il premier francese, Nicolas Sarkozy, si trovano in conferenza stampa congiunta a Villa Madama per il vertice intergovernativo tra Italia e Francia. Il primo ministro italiano ha accolto con una stretta di mano l'omologo francese, dopo la rassegna del picchetto d'onore e il rintocco degli inni nazionali. Dopo qualche minuto di posa davanti a fotografi e telecamere, pochi minuti di colloquio privato. L'ordine dei lavori ha previsto un approfondimento sulle decisione presa ieri dal presidente Berlusconi di permettere agli aerei italiani di bombardare la Libia, nell'ambito delle operazioni militari “Odissea all'Alba” e “Unified Protecotor”. Altro punto centrale, la gestione degli sbarchi clandestini a Lampedusa e l'emergenza immigrazione in Italia e Francia.
Presenti all'incontro i ministri Maroni, Frattini e Tremonti. La conferenza stampa ha preso le mosse dalle dichiarazioni del premier Berlusconi sull'intervento militare in Libia. Non si tratterà, sostiene il presidente del Consiglio, di bombardamenti indiscriminati, ma di missili di precisione lanciati su obiettivi militari circoscritti che non comporteranno vittime tra i civili. L'obiettivo, afferma Berlusconi, è proprio quello di salvaguardare i cittadini libici dalla violenta repressione di Muammar Gheddafi.
Sul pericolo immigrazione, Silvio Berlusconi ha sottolineato che la Francia ha accolto immigrati per un totale cinque volte superiore a quelli che sono giunti in Italia. Per questo grande sacrificio, il presidente del Consiglio ha ringraziato pubblicamente Nicolas Sarkozy. Nessuna sospensione dei patti di Schengen, ma anzi il loro pieno rispetto in accordo tra le due nazioni interessate: Italia e Francia, mediante una loro revisione concordata con l'Unione Europea.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha sottolineato la vicinanza della Francia all'Italia, rappresentata sempre come “un modo di vivere economico”. Grande favore alla decisione di Silvio Berlusconi di far partecipare le forze militari italiane al bombardamento degli obiettivi militari in Libia. Schengen, sottolinea il presidente Sarkozy, deve essere una riforma che permetterà a tutta Europa di gestire l'emergenza immigrazione. La Francia, afferma il presidente, ha accolto 52 mila tra profughi e clandestini. Grande rispetto per la capacità imprenditoriale italiana, ma Sarkozy ci tiene a sottolineare che – sebbene Italia e Francia siano i principali partner economici l'un dell'altro – il rapporto è deficitario per il paese di Avignone e a credito per noi. Questo, soprattutto in vista dell'opa lanciata su Parmalat da Lactalys.