Vera Girich, uccisa a Kiev la giornalista di Radio Svoboda: le bombe hanno colpito casa sua
La giornalista Vera Girich, 55 anni, è morta nell'attacco che ha colpito un edificio residenziale di Kiev, nel distretto di Shevchenkivskyi, distruggendo il primo e il secondo piano. L’incendio è stato domato dopo oltre un’ora, 5 persone sono state tratte in salvo, i feriti sarebbero almeno 10. Lo hanno reso noto i colleghi di Radio Svoboda. Al momento del bombardamento la donna si trovava nella sua casa, al secondo piano del palazzo colpito dagli invasori, avvenuto durante la visita di António Guterres, segretario generale dell’Onu, nella Capitale dell'Ucraina. . In tal senso il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che gli attacchi russi erano mirati ad “umiliare" le Nazioni Unite. Un missile è infatti caduto proprio vicino all’hotel in cui pernottava la delegazione del segretario generale Guterres, che in quel momento stava partecipando a una conferenza con lo stesso Zelensky nell’ufficio di quest’ultimo.
La conferma dei colleghi giornalisti
"La nostra giornalista Vera Girich di @radiosvoboda è stata uccisa nell'attacco missilistico di ieri a Kiev. L'attacco era una "messaggio del Cremlino" al capo delle Nazioni Unite ed è avvenuto a circa 2 km da dove si trovava" ha scritto Jan Harding sui social. Nel suo appello Harding chiede "come sia possibile che la Russia sia un membro permanente delle Nazioni Unite quando è così che trattano il capo dell'organizzazione? Ci sono modi per rimuovere i paesi, anche se credo sia molto difficile: sicuramente questo va fatto".
Chi era Vera Girich
In un ritratto della giornalista pubblicato sul canale Telegram di Radio Svoboda (Radio Liberà), con allegata la sua foto, si spiega che Girich lavorava all'emittente dal primo febbraio 2018, dopo aver lavorato in precedenza nei principali canali televisivi ucraini. Radio Svoboda la definisce "una persona brillante gentile, una vera professionista". Altri colleghi scrivono che "odiava Putin". Vera lavorava anche per il canale televisivo ‘1+1'.