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Venezuela:”Volevano uccidere il presidente Maduro”

Il ministro dell’Interno ha annunciato di aver sventato un complotto ordito dall’ex presidente colombiano Uribe. Due persone sono state catturate. Lo stesso Maduro ha chiamato Obama per chiedergli se la Casa Bianca fosse a conoscenza del presunto attentato.
A cura di Biagio Chiariello
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Le autorità del Venezuela avrebbero sventato un "possibile attentato" nei confronti del presidente Nicolas Maduro ordito dall’ex leader colombiano Alvaro Uribe Velez, "un conservatore ostile al governo progressista di Caracas". L'accusa è stata lanciata oggi dal ministro dell'interno venezuelano Miguel Rodriguez, secondo cui sono stati catturati due colombiani coinvolti nel piano,  perpetrato da “dieci persone incaricate di assistere il killer”, identificato semplicemente come "David" e definito un “professionista di grande esperienza”.L'uomo avrebbe preso ordini da Uribe, attualmente in prigione, collegato anche a elementi dell’estrema destra venezuelana esiliati a Miami. L'ex leader colombiano da parte sua si è difeso così: "Preferirei parlare di questioni importanti e non delle calunnie di una dittatura", ha replicato Uribe. "Nessuno crede a una storia così assurda", ha tagliato corto a propria volta Henrique Capriles, leader dell'opposizione liberale di Caracas, sconfitto di misura da Maduro nelle contestate elezioni presidenziali dello scorso aprile. Maduro avrebbe poi contatto telefonicamente il suo omologo statunitense Barack Obama, per chiedergli meno se fosse a conoscenza del presunto attentato. "Il presidente Obama è così debole che negli Stati Uniti si prendono per suo conto decisioni sull’uccisione di un capo di Stato latino-americano senza che lui ne sappia nulla?", ha commentato polemicamente con i giornalisti il successore del defunto Hugo Chavez.

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