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Venezuela, quattro morti nelle violenze tra chavisti e oppositori dopo il voto

Lo scrive oggi l’agenzia di stampa statale Avn. Gli scontri sono iniziati dopo la conferma ufficiale della vittoria elettorale di Nicolas Maduro, duramente contestata dall’oppositore Enrique Capriles.
A cura di Biagio Chiariello
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Proteste e scontri in Venezuela per i risultati delle elezioni

UPDATE 18.35-  Sale a 7 il bilancio delle vittime– È di almeno sette morti il bilancio delle vittime negli scontri che si sono verificati a Caracas tra oppositori e chavisti. Lo rendono noto fonti ufficiali.

Il malcontento in Venezuela, provocato dalla contestata elezione di Nicolas Maduro alla presidenza, dopo la morte di Hugo Chavez, sta portando a tragiche conseguenze. Quattro persone sarebbero morte in scontri tra i chavisti pro-Maduro e gli oppositori che parteggiano per lo sconfitto Enrique Capriles. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa statale Avn, precisando che due persone sono state uccise ieri nello stato di Miranda (in cui rientra in parte la stessa capitale Caracas), una in quello di Tachira, al confine con la Colombia, e un'altra nello stato di Zulia, nella parte ovest del paese latinoamericano. Già nella giornata di lunedì migliaia di venezuelani pro-Capriles si sono ritrovati nelle strade di Caracas, per rispondere in forze all’appello del leader con un rumoroso "cacerolazo" la forma di protesta con pentole, coperchi e mestoli, diffuso nel mondo latino-americano. Sempre ieri, il Consiglio Elettorale Nazionale ha rifiutato di procedere ad un riconteggio dei voti, e la polizia ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere un gruppo di manifestanti dell’opposizione che protestava in un ricco quartiere della capitale.

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