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Venezuela, Maduro attacca: “Sanzioni contro di me mostrano disperazione e odio di Trump”

Le sanzioni che gli Stati Uniti avevano minacciato contro Nicolas Maduro sono arrivate. Il voto “illegittimo” sull’Assemblea Costituente “conferma che Maduro è un dittatore che non rispetta la volontà del suo popolo”, così il Tesoro Usa. Prelevati in casa due leader dell’opposizione.
A cura di Susanna Picone
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Dopo il voto in Venezuela per eleggere un’assemblea costituente voluta da Nicolas Maduro e osteggiata dalle opposizioni che controllano il Parlamento il governo americano ha imposto delle sanzioni finanziare contro il presidente. Sanzioni a Maduro che si vanno ad aggiungere alla già lunga lista degli esponenti del governo venezuelano finiti sotto nel mirino delle autorità americane. L'amministrazione guidata da Donald Trump congela gli asset del presidente chavista che sono sotto la giurisdizione americana e vieta agli americani di fare affari con lui. Il ministro del Tesoro Usa Steven Mnuchin ha detto che “le elezioni illegittime confermano che Maduro è un dittatore che disprezza la volontà del popolo venezuelano. Sanzionando Maduro, gli Stati Uniti esprimono la loro opposizione alle politiche di questo regime e il sostegno al popolo del Venezuela, che cerca di far tornare il Paese a una democrazia piena e prospera”. Maduro da parte sua ha descritto il voto come un successo e ha sfidato gli Stati Uniti e il presidente Trump. “Le sanzioni contro di me? Mostrano lo stato di disperazione e odio di Trump”, ha detto il presidente venezuelano. Nel suo primo discorso pubblico dopo l'annuncio dei risultati nelle elezioni Nicolas Maduro ha annunciato che l'organismo servirà per prendere misure contro il Parlamento, la Procuratrice Generale, i dirigenti dell'opposizione e la stampa indipendente.

In Venezuela 121 morti da aprile

Intanto, sale sempre più il bilancio della repressione nel Paese. Solo domenica sarebbero morte 14 persone tra cui anche una ragazzina di 15 anni a San Cristobal, nell'ovest del Paese. E da aprile sarebbero stati 121 i morti. A fornire questi numeri è stata la procuratrice generale Luisa Ortega Diaz che per la prima volta ha attribuito la responsabilità di queste vittime: almeno il 25 percento di morti sono stati uccisi dalle forze dell'ordine e il 40 percento da gruppi di civili armati. “Il peggio è che siamo testimoni anche di crimini contro l'umanità”, ha aggiunto la Procuratrice. “Il Venezuela non merita questo, sono gravi violazioni dei diritti umani che intendo continuare a denunciare”, ha detto ancora.

Arrestati due leader dell’opposizione

Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma, due dei principali oppositori di Maduro, sono stati prelevati dalle loro abitazioni. Lo hanno fatto sapere le rispettive famiglie su Twitter. La moglie di Lopez e Oriette, la figlia di Ledezma, hanno affermato di ritenere il presidente Maduro responsabile del destino dei loro parenti.

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