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Vende una casa e perde 750mila dollari, Jane: “Truffata. I miei soldi più sicuri sotto un materasso”

Jane, una signora australiana, è stata truffata per 750.000 dollari in pochissimi minuti dopo aver venduto una casa. La donna, oltre alla truffa ha dovuto affrontare un altro duro colpo, quello da parte dalla sua banca. “Cliente da cinquant’anni, sono delusa” ha spiegato.
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Una donna è stata truffata per 750.000 dollari in una manciata di minuti. È accaduto in Australia e la protagonista di questa storia si chiama Jane, cliente dell'Australia and New Zealand Banking Group da quasi cinquant'anni. "Dopo quello che è successo, potrei dire che i miei soldi sarebbero stati più sicuri sotto un materasso" ha detto a 7NEWS facendo riferimento alla truffa nella quale è caduta.

Jane ha perso l'enorme somma di denaro dopo aver venduto la casa di famiglia e credendo di versare i soldi su un contro ING che le avrebbe offerto un interessante tasso d'interesse. Ma così non è stato, i suoi soldi infatti sarebbero finiti su un falso conto NAB (National Australia Bank) creato appositamente per truffare la donna.

"La mia banca ha riferito che non mi verrà restituita gran parte del denaro che ho perso" ha spiegato Jane che ha aggiunto: "Quando mi sono accorta di essere stata truffata ho contattato sia la mia banca, l'ANZ (Australia and New Zealand Banking Group), che la NAB  ed entrambe mi hanno detto che i soldi sarebbero spariti".

Nonostante in Australia molti clienti siano spesso invitati a contattare le proprie banche nel momento in cui si accorgono di essere stati vittime di truffe, non sempre riescono ad ottenere un aiuto concreto, così come è successo a Jane. Gli australiani infatti non hanno diritto ad alcun tipo di risarcimento per i fondi persi in seguito alle truffe.

La situazione invece è diversa, ad esempio, nel Regno Unito dove dal prossimo anno verranno istituite nuove leggi che obbligheranno le banche a rimborsare le vittime di truffe entro pochi giorni. A meno che, queste ultime, non abbiano agito per negligenza o con l'intenzione di imbrogliare.

"ANZ ha accettato di restituirmi solo 1.000 dollari dicendomi che non poteva fare di più" ha spiegato ancora Jane, delusa dal misero sostegno offerto dalla sua banca. "Mi fidavo. Sono ancora incredula per quanto successo" ha concluso.

Anche la figlia di Jane, Sarah, ha raccontato di essersi sentita molto male dopo la notizia della truffa a sua madre: "Sento un groppo in gola, mia madre è stata vittima di una grande ed elaborata truffa".

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