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Vaticano, Papa Francesco attaccato ancora da Viganò: “Bergoglio non dice la verità”

L’ex nunzio apostolico a Washington, Carlo Maria Viganò, torna ad attaccare Papa Francesco. Lo fa tirando in ballo la vicenda di Kim Davis, una funzionaria anti gay che nel 2015 venne condannata per obiezione di coscienza e che poco dopo ebbe un colloquio privato con Bergoglio: “Il Vaticano mentì”.
A cura di Ida Artiaco
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Continuano gli attacchi dell'ex nunzio apostolico a Washington, Carlo Maria Viganò, a Papa Francesco. Dopo aver accusato Bergoglio di aver protetto l'ex arcivescovo di Washington, il cardinale Theodore McCarrick, a sua volta accusato di abusi sessuali nei confronti di alcuni seminaristi, utilizza ancora una volta la stampa ultraconservatrice statunitense per lanciare una nuova denuncia nei confronti del Santo Padre.

Lo fa tirando in ballo, in una lettera di tre pagine inviata al sito Lifesitenews, la vicenda di Kim Davis, una funzionaria americana anti gay che nel 2015 venne condannata per obiezione di coscienza e che poco dopo ebbe un colloquio privato con Bergoglio. La Davis, infatti, lavorava per una contea del Kentucky quando finì in manette per alcuni giorni perché si era rifiutata di registrare le nozze tra due gay, non avendo osservato la sentenza della Corte Suprema che estendeva a tutti gli Stati Uniti il diritto degli omosessuali di formalizzare le loro unioni. Poco dopo, la donna incontrò privatamente papa Francesco durante la visita del pontefice negli Stati Uniti a settembre 2015: "Mi ha chiesto di essere forte, e mi ha ringraziato per il mio coraggio. Mi ha anche chiesto di pregare per lui", scrisse lei in un comunicato, da cui nacquero una serie di polemiche.

Proprio per questo, la Santa Sede fu costretta a specificare in un comunicato ufficiale che quell'incontro "non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi". Ma Viganò oggi torna all'attacco, affermando che anche in quell'occasione il Vaticano mentì. L'ex nunzio scrive nella lettera che fu lui a organizzare il colloquio tra Bergoglio e la Davis, ma solo dopo aver stilato un rapporto dettagliato su chi fosse la persona che il pontefice stava per incontrare. "Il Papa sapeva chi era – sostiene Viganò -. Non è vero che la feci entrare io senza dirglielo".

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