Valencia, tra la ricerca dei dispersi e l’allarme sciacalli: “Possono esserci ancora persone vive”
È ancora allerta in Spagna, dopo le devastanti inondazioni che hanno provocato più di 150 morti nella zona di Valencia e un numero ancora imprecisato di dispersi. La Dana è ancora attiva e provoca nuovamente forti piogge: oggi diverse zone delle province di Valencia e Castellón sono sotto allerta arancione. In Andalusia invece alzata l'allerta al rosso nelle zone costiere di Huelva, Andévalo e Condado. L’invito delle autorità alla popolazione è di evitare di uscire di casa se non è necessario.
Le polemiche per l'allarme arrivato in ritardo e la ricerca dei dispersi
Intanto, in uno scenario apocalittico ben descritto anche da alcune turiste italiane a Fanpage.it, prosegue la ricerca dei dispersi tra il fango, mentre non si placano le polemiche per l’allarme arrivano in ritardo e anche per gli sciacalli.
La ricerca dei dispersi continua "casa per casa", con più di mille soldati messi in campo. "Il nostro impegno, per terra, mare e aria, con tutti i mezzi e per tutto il tempo necessario, è volto a ritrovare le persone scomparse", è la promessa che ha fatto il premier Pedro Sánchez.
Trovati vivi sette ecuadoriani dispersi
Notizia delle ultime ore è che sette di otto ecuadoriani che risultavano dispersi a Valencia sono stati trovati vivi: lo ha reso noto il ministero degli Esteri dell’'Ecuador secondo quanto riporta l'agenzia di stampa spagnola Efe.
"Possono esserci ancora persone vive"
"Moltissime persone erano ai piani bassi delle case, nei garage, tentando di mettere in salvo le auto, possono ancora esserci persone ancora vive fra coloro che si trovano in questa situazione", ha detto la ministra di Difesa, Margarita Robles, in tv nazionale riferendosi agli abitanti dei municipi dell'area a sud di Valencia. "Ci sono luoghi in cui ci sono auto accatastate su altre auto e veicoli in cui potrebbero esserci persone dentro", ha aggiunto.
Allarme sciacalli a Valencia
Nelle zone devastante dall’alluvione c’è anche il problema di quanti approfittano della situazione di caos creata dall’alluvione per portare a termine le loro rapine: nelle ore successive alle inondazioni la polizia ha arrestato almeno 39 persone accusate di atti di saccheggio. Colpiti in particolare negozi di computer, cellulari o profumi di marca. “Cercano oggetti di alto valore e poco ingombranti da poter mettere negli zaini, come computer, telefoni cellulari o profumi di marca”, ha spiegato un poliziotto.
Emergenza resta alta: in migliaia al buio e senza acqua potabile
L'emergenza resta alta a Valencia: circa 366.000 abitanti di una ventina di municipi sono ancora senza acqua potabile e altre 50.000 persone sono al buio. La Comunità Valenciana resterà isolata dai collegamenti ferroviari con Madrid e in parte dalla Catalogna per almeno 2 settimane a causa dei danni provocati dalle piogge. Interrotti ancora vari tratti dell'autostrada A7 di collegamento con Madrid.