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Vaiolo delle scimmie, Oms dichiara lo stato di emergenza sanitaria internazionale

In Africa il 13 agosto è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria a livello continentale per l’epidemia di mpox (vaiolo delle scimmie). Ora l’Oms ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic), in seguito all’aumento dei casi. L’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell: “Servono 10 milioni di vaccino per controllare l’epidemia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'Oms ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic) in seguito all'aumento dei casi di mpox (il vaiolo delle scimmie) in Africa. A dare l'annuncio è stato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Oggi il comitato di emergenza si è incontrato e mi ha informato che la situazione costituisce un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. Ho accettato questo consiglio", ha detto.

Oggi l'Organizzazione mondiale della sanità aveva riunito il comitato di emergenza, per valutare se dichiarare il massimo livello di allerta in risposta all'epidemia, dopo che era stata già decretata ieri in Africa "l'emergenza sanitaria pubblica" su scala continentale.

L'Oms ha sviluppato un piano di risposta regionale, che richiede un importo iniziale di 15 milioni di dollari Usa per supportare le attività di sorveglianza, preparazione e risposta. E per finanziare questo impegno "abbiamo stanziato 1,45 milioni di dollari Usa dal Fondo OMS per le emergenze e prevediamo di stanziarne altri nei prossimi giorni. Stiamo anche facendo appello ai donatori affinché finanzino il resto del piano di risposta", ha spiegato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Nel discorso di apertura della riunione del comitato di emergenza di oggi, il Dg ha spiegato di aver convocato gli esperti "alla luce dell'epidemia in espansione nell'Africa orientale e centrale e del potenziale di ulteriore diffusione internazionale" del virus "all'interno e all'esterno dell'Africa".

Il capo dell'Oms si è anche mosso sul fronte delle indicazioni: "Quando ho dichiarato la fine della precedente emergenza Mpox l'anno scorso, ho emesso raccomandazioni permanenti ai sensi del Regolamento sanitario internazionale, che scadranno la prossima settimana. Ho deciso di estenderle per un altro anno per supportare i Paesi nella risposta al rischio cronico di Mpox", ha annunciato.

Cosa sta facendo l'Ue per l'Africa: "Servono 10 mln di vaccini per controllare epidemia"

La Commissione europea coordina l’acquisto e la donazione di 215mila dosi di vaccino per aiutare i CDC africani a combattere l'epidemia di vaiolo in Africa, in rapida diffusione dalla Repubblica Democratica del Congo ad altri Paesi africani.

L'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione Europea, Hera, acquisterà e donerà 175.420 dosi di vaccino MVA-BN, l'unico vaccino contro il vaiolo approvato dalla Fda e dall'Ema, come risposta immediata all'epidemia di Mpox (vaiolo delle scimmie prima del cambio nome), decretata ieri "emergenza sanitaria pubblica" su scala continentale. L’Africa CDC ha invitato la comunità internazionale a sostenere i suoi sforzi per mobilitare 2 milioni di vaccini, appello al quale Hera ha risposto immediatamente.

"L'epidemia di Mpox (vaiolo delle scimmie) è un'emergenza sanitaria in Africa: servono 10 milioni di vaccini per controllarla", ha scritto su X l'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Josep Borrell. "È urgente un'azione e una solidarietà globale. In prima linea in questo sforzo, l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione europea (Hera) ha lavorato con i partner per assicurare 215mila dosi di vaccino da donare all'agenzia per la salute dell'Unione Africana e ai Paesi colpiti".

Inoltre, l’azienda farmaceutica Bavarian Nordic donerà 40.000 dosi ad Hera. Il CDC per l’Africa distribuirà i vaccini in base alle esigenze regionali. Attraverso il CDC africano, questi vaccini saranno distribuiti ai paesi colpiti. Hera sta anche collaborando con l’Africa CDC per espandere l’accesso alla diagnostica e al sequenziamento del vaiolo nella regione, con una sovvenzione di 3,5 milioni di euro prevista per l’inizio dell’autunno.

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: "Forti partenariati globali sono al centro della nostra Unione sanitaria europea. Le minacce alla sicurezza sanitaria non conoscono confini e oggi, grazie alla collaborazione tra Commissione Europea, Centro Africano per il Controllo delle Malattie e Bavarian Nordic, mettiamo a disposizione 215mila vaccini per proteggere i più vulnerabili nei Paesi colpiti dall’epidemia di vaiolo in Africa. Prepararsi e rispondere alle minacce sanitarie è uno sforzo globale che siamo determinati a perseguire collettivamente e in solidarietà oltre i confini".

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