Vaiolo delle scimmie, primo caso di Mpox in Germania, allerta scienziati: “Bloccare subito il virus”
Primo caso accertato di vaiolo delle scimmie in Germania. Le autorità tedesche hanno confermato che una persona è risultata infetta dal virus Mpox, rilevato venerdì scorso, al rientro dall’Africa. Si tratta infatti di un caso importato e dunque che non desta molta preoccupazione ma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha assicurato che sta monitorando attentamente la situazione per evitare un proliferare di casi.
Il caso registrato in Germania riguarda il ceppo Mpox clade 1b, una variante che si è diffusa largamente in Africa, specialmente in Congo e Burundi, e considerata più aggressiva. Una variante che in estate aveva già spinto l’Ecdc ad evidenziare "la probabilità di ulteriori casi di Mpox clade 1 importati a causa degli stretti collegamenti di viaggio tra Europa e Africa” anche se “il rischio di trasmissione sostenuta di Mpox in Europa rimane basso".
In generale l'Ecdc invita "chi viaggia nelle aree colpite dall'epidemia di Mpox a consultare il proprio medico o un centro di medicina dei viaggi per valutare l'idoneità alla vaccinazione". "Per trasmettere il virus è necessario uno stretto contatto fisico", precisa l'agenzia ricordando che in sintomi dell’infezione includono eruzione cutanea, febbre, mal di testa e dolori muscolari.
Nei giorni scorsi diversi scienziati hanno lanciato un appello pubblico ai paesi ricchi per invitarli a fermare il virus Mpox prima che arrivi oltre il continente Africano. “Ora è essenziale investire per salvare vite, proteggere le persone e fermare urgentemente la diffusione prima che mpox attraversi altri confini” avevano scritto gli esperti, aggiungendo: “Non si può permettere che mpox continui a diffondersi ampiamente nel continente africano o in qualsiasi altro luogo. Consentire alla malattia di diffondersi e diventare ulteriormente endemica ha grandi costi umani ed economici”.
“Il cirus Mpox è stato trascurato e ora sta aumentando. I leader devono agire e fare gli investimenti necessari per contenere mpox e proteggere le persone ora” si legge ancora nell’articolo pubblicato su PLOS Global Public Health che aggiunge: “I finanziamenti disponibili ora impallidiscono in confronto a quanto probabilmente richiesto, ma sono una frazione dei costi finali di un'epidemia importante, di una pandemia o di una malattia endemica a livello globale”.