Vaccino Covid Johnson&Johnson, l’Ema conferma: “Benefici superano rischi degli effetti collaterali”
L'Agenzia europea del Farmaco si è espressa sul vaccino anti Covid di Johnson&Johnson all'indomani della decisione delle autorità sanitarie americane di fermarne temporaneamente la somministrazione in via precauzionale dopo la segnalazione di 6 casi di trombosi su circa 7 milioni di dosi già inoculate. L'Ema ha fatto sapere in una nota che "sta indagando su tutti i casi segnalati e deciderà se è necessaria un'azione normativa. L'agenzia sta lavorando a stretto contatto con la FDA statunitense e altri regolatori internazionali. Attualmente prevede di emettere una raccomandazione la prossima settimana". Mentre la revisione è in corso, l'authority Ue "rimane dell'opinione che i benefici del vaccino nella prevenzione del Covid-19 superino i rischi degli effetti collaterali".
Ema nel comunicato appena pubblicato sul proprio sito internet ha specificato che il tipo di coagulo di sangue che si è avuto in alcuni soggetti, cioè "la trombosi del seno venoso cerebrale (CVST), si è verificato nella maggior parte dei casi in combinazione con bassi livelli di piastrine. La FDA degli Stati Uniti e il CDC hanno raccomandato ieri di sospendere l'uso del vaccino mentre esaminano sei casi segnalati negli Stati Uniti su più di 6,8 milioni di dosi distribuite". L'Agenzia ha anche ricordato anche che "Janssen ha annunciato la decisione di ritardare in modo proattivo l'introduzione del vaccino nell'UE mentre le indagini continuano. L'antidoto in questione è stato autorizzato nell'UE l'11 marzo 2021 ma l'uso diffuso del all'interno degli Stati membri non è ancora iniziato. L'azienda è in contatto con le autorità nazionali, raccomandando di conservare le dosi già ricevute fino a quando il PRAC non emetterà la raccomandazione".
Solo ieri in Italia sono arrivate 184mila dosi del vaccino J&J nell'hub della Difesa a Pratica di Mare, dove resteranno fino a nuovo ordine. Intanto, la Francia ha già deciso che "il vaccino monodose di Johnson & Johnson sarà distribuito e somministrato nelle stesse condizioni previste oggi per il vaccino AstraZeneca, cioè per le persone di oltre 55 anni".