Vaccini, è scontro tra Ue e Gran Bretagna su export delle dosi: ma Johnson chiede collaborazione
Continua il braccio di ferro tra Gran Bretagna e Unione Europea sull'export delle dosi dei vaccini Astrazeneca. Bruxelles, che denuncia come dall'Unione escano troppe fiale verso Paesi che invece non spediscono all'estero nulla, ha fatto intendere che non permetterà all'impianto olandese di Halix di rifornire il Regno Unito con il vaccino prodotto dall'azienda svedese. Immediata la risposta del premier Boris Johnson che invita invece alla collaborazione fattiva proponendo di dividere equamente le dosi che arriveranno dai Paesi Bassi.
In questo senso il governo britannico dunque non esclude di poter lasciare all'Ue i vaccini AstraZeneca prodotti nell'impianto olandese di Halix che nei mesi scorsi ha rifornito solo il Regno Unito non avendo chiesto il permesso a Bruxelles distribuire sul territorio dei 27 per allontanare la minaccia europea di possibili limitazioni all'export contro il colosso farmaceutico anglo-svedese accusato da tempo dalla Commissione europea d'inadepienze contrattuali.
La notizia è stata riportata dal portavoce di Downing Street che ha ricordato che AstraZeneca fornisce vaccini al Regno anche da due impianti con sede in Gran Bretagna e da altri in India. L'ipotetico blocco dell'esportazioni dall'Ue avrebbe un impatto molto limitato su Londra, fanno del resto notare vari esperti d'Oltremanica, se riguardasse solo l'azienda anglo-svedese, poiché la quasi totalità delle forniture di questo vaccino all'isola è garantita al momento dai laboratori britannici e indiani, con spedizioni marginali dall'Olanda. Mentre sarebbe molto più pesante se coinvolgesse anche Pfizer, che tuttavia finora non è accusata di alcuna inadempienza verso Bruxelles.