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Vaccini Covid: ecco quando potrebbe arrivare il via libera dell’UE alla distribuzione

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: “Se non sorgeranno problemi” l’Ema – Agenzia Europea per i Medicinali – “potrebbe dare un’autorizzazione condizionata alla commercializzazione” nell’Ue dei vaccini contro il Covid-19 sviluppati da Biontech e Moderna “nella “seconda metà di dicembre 2020”.
A cura di Davide Falcioni
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"Se non sorgeranno problemi" l'Ema – Agenzia Europea per i Medicinali – "potrebbe dare un'autorizzazione condizionata alla commercializzazione" nell'Ue dei vaccini contro il Covid-19 sviluppati da Biontech e Moderna"nella "seconda metà di dicembre 2020". Ad annunciarlo è stata la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. Si tratta del "primo passo", ha aggiunto, spiegando che le dosi in un primo momento saranno disponibili in "piccoli numeri", destinati poi a crescere a mano a mano che procede la produzione. Anche per questo è indispensabile che gli Stati membri "sviluppino dei piani di vaccinazione", stabilendo per tempo quali sono le categorie che devono essere vaccinate per prime, come "i lavoratori della sanità e gli anziani".

Von der Leyen ha ricordato che la Commissione Europea ha sottoscritto cinque contratti, con Astrazeneca, Sanofi-Gsk, Johnson & Johnson, Biontech/Pfizer e Curevac. Moderna, come + evidente, non è tra queste aziende ma "continuiamo i negoziati e siamo in colloqui con Novavax. Tutti gli Stati membri hanno firmato per comprare gli stessi vaccini e per stare nel nostro portafoglio, cosa che è una buona notizia". "È un portafoglio – continua – di cinque, spero presto sei, tipi di vaccino contro la Covid-19: è importante perché copre quattro tecnologie diverse di produzione e può essere che vaccini diversi funzionino meglio in fasce diverse della popolazione rispetto ad altri. Tutti i vaccini saranno valutati nel modo appropriato, con tutti i dati, prima che li autorizziamo". La presidente della Commissione UE ha quindi concluso: "Per noi è molto importante essere in contatto con altre autorità: per esempio, per quanto riguarda Biontech e Moderna, essere in stretta collaborazione con la Fda statunitense. L'Ema ha call giornaliere con la Fda per sincronizzare le valutazioni".

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