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Va in banca ma scopre che il suo conto è vuoto: “Lei è morta e i suoi eredi hanno incassato tutto”

La signora Maria ha scoperto che era stata dichiarata morta attraverso un finto testamento presentato in filiale dai suoi presunti eredi che così avevano incassato l’intera somma del conto pari a circa 140mila euro. La sua denuncia ha portato a scoprire e smantellare una banda di truffatori che agiva in Spagna.
A cura di Antonio Palma
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"Per noi lei è morta da quattro anni e i suoi eredi hanno incassato tutto", è l'assurda spiegazione che una banca ha dovuto dare a una donna spagnola che si era presentata in un delle filiali dell'istituto di credito di cui era correntista, in Catalogna, scoprendo che il suo conto era stato svuotato. L'assurda storia arriva da Barcellona dove, come ha scoperto la polizia, l'anziana signora di 83 anni è stata vittima di una truffa per congegnata che andava avanti da tempo e prendeva di mira i correntisti più anziani.

La signora Maria infatti era stata dichiarata morta attraverso un finto testamento presentato in filiale dai suoi presunti eredi che così avevano incassato l'intera somma pari a circa 140mila euro, cioè i risparmi di una intera vita. L'episodio risale allo scorso marzo quando la pensionata ha chiesto un estratto conto in una filiale della banca Caixabank e, con grande sorpresa di tutti, l'impiegata che la assisteva ha scoperto che nel database lei risultava morta già da quattro anni.

Come ricostruisce il quotidiano iberico Abc, quell'episodio ha portato a una indagine a tutto campo che ha scoperto ora l'esistenza di una rete di abili truffatori, con appoggi interni alla banca, dediti a svuotare i conti di anziani clienti. Con lo stesso metodo dei falsi eredi, infatti, avrebbero truffato decine di correntisti anziani riuscendo portare via almeno 2,3 milioni di euro.

La denuncia dell'83enne e della banca ai Mossos d'Esquadra, il corpo di polizia della Catalogna, ha portato all'avvio di una inchiesta approfondita dell'unità per i crimini economici che infine ha smantellato la banda dei falsi eredi.

Secondo gli inquirenti, al vertice della rete vi era proprio un dipendente della banca, incaricato di selezionare le vittime. L'uomo sceglieva i conti bancari di anziani, con una grande quantità di denaro, e che non avevano registrato movimenti negli ultimi anni. I documenti venivano falsificati con “grande maestria" dai truffatori, secondo gli investigatori, ed erano arrivati ​​addirittura a presentare il certificato di pagamento dell'imposta di successione.

La loro speranza era che quei correntisti fossero morti e nessuno avesse reclamato i soldi. In molti casi è stato così, i titolari dei conti erano morti e nessuno aveva reclamato i soldi, quindi, falsificando una vasta documentazione e utilizzando una persona diversa in ogni occasione, che si spacciava per erede, erano riusciti a ottenere i fondi. Con la signora Maria però hanno sbagliato ed è partita l'inchiesta che li ha incastrati.

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