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Va a prendere i fratellini, 16enne bussa ma sbaglia casa: 80enne apre e gli spara in testa

I genitori avevano incaricato il 16enne statunitense di andare a prendere i fratellini ma lui ha sbagliato casa. Ad aprirgli la porta un ottantenne armato che lì abita con la moglie e che gli ha sparato ferendolo gravemente.
A cura di Antonio Palma
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Colpito alla testa e al petto con colpi di arma da fuoco solo perché aveva sbagliato abitazione e aveva bussato alla porta sbagliata per prendere i suoi fratellini, è l'assurdo episodio che per poco non è costato la vita a un ragazzino statunitense di soli 16 anni Ralph Yarl, ora ricoverato in gravi condizioni in un ospedale a Kansas City, nello Stato del Missouri.

I fatti risalgono alla serata di giovedì scorso quando il liceale si è presentato alla porta di casa dell'uomo che ha sparato, un pensionato di 80 anni, credendo di bussare alla porta dell'abitazione dove si trovavano i due fratellini più piccoli. I genitori infatti lo avevano incaricato di andarli a prendere sulla 115th Terrace, ma il ragazzo si è recato in una casa sulla 115th Street. Qui però davanti a lui si è presentato un ottantenne armato che lì abita con la moglie e che gli ha sparato ferendolo gravemente.

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Dopo i soccorsi al sedicenne, l'uomo è stato arrestato la stessa sera poco prima di mezzanotte ma rilasciato meno di due ore senza nessuna accusa. Ora i familiari dell'adolescente chiedono di fare giustizia indicando l'ombra del razzismo dietro i fatti visto che il ragazzino è nero e il pensionato è bianco.

Alla domanda se la sparatoria possa essere stata di matrice razzista, il capo della polizia ha dichiarato:  “Le informazioni che abbiamo ora, non dicono che sia di matrice razzista. Questa però è un'indagine ancora in corso. Come capo della polizia, riconosco le componenti razziali di questo caso".

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L'avvocato della famiglia del ragazzino ha detto che l'adolescente è stato colpito alla testa e al petto ed è "ovviamente sconvolto" dall'incidente ma si sta riprendendo. "Nonostante la gravità delle sue ferite e la gravità delle sue condizioni, Ralph è vivo e si sta riprendendo" ha spiegato il legale, chiedendo "un'azione rapida da parte dei pubblici ministeri e delle forze dell'ordine della contea di Clay per identificare, arrestare e perseguire nella misura massima consentita dalla legge l'uomo responsabile di questa sparatoria orrenda e ingiustificabile".

Con la famiglia si sono schierati centinaia di manifestanti che sono scesi in piazza  per chiedere giustizia e mostrando cartelli con la scritta "Suonare un campanello non è un crimine".

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