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Ustiona bimbo di 8 mesi e gli frattura il cranio, babysitter condannata in Uk: “Ha fatto tutto da solo”

Sul neonato riscontrate gravi ustioni al sedere e una frattura al cranio con un’emorragia cerebrale ma la donna continua a negare di averlo colpito o fatto cadere. “Tutto il suo corpo si è teso e poi è stato come se si fosse indebolito” ha spiegato la 29enne.
A cura di Antonio Palma
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“Ha fatto tutto da solo, improvvisamente si è sentito male e ha fatto uno strano rumore" così una babysitter britannica si è difesa in Tribunale ma è stata condanna ugualmente da un giudice dell'Alta Corte di Edimburgo per aver ustionato un bimbo di 8 mesi col fon e avergli fratturato il cranio mentre si pendeva cura di lui. I fatti contestati alla donna, la 29enne Lyndsay Lawrence di Camelon, risalgono al 4 dicembre 2020 quando la babysitter si stava occupando di un neonato in un’abitazione di Falkirk.

A lanciare l’allarme era stata la stessa donna che aveva contattato subito la madre del minore e una vicina, che era un'infermiera, chiamando poi il numero di emergenza per chiedere aiuto medico. La donna aveva parlato di un incidente ma le ferite riscontrate sul piccolo si sono rivelate subito sospette tanto da far scattare una indagine e poi un processo che si è concluso con la condanna a quattro anni della 29enne per il reato di lesioni.

Sul neonato riscontrate gravi ustioni al sedere e una frattura al cranio con un'emorragia cerebrale. Gli immediati soccorsi però sono riusciti a salvare il bimbo che poi si è ripreso definitivamente. La donna, inizialmente accusata di tentato omicidio, ha negato di aver colpito o fatto cadere il bambino e di avergli causato lesioni gravi. Lawrence ha detto alla corte che il bambino improvvisamente si è sentito male e ha fatto "uno strano rumore, un grugnito". "Tutto il suo corpo si è teso e poi è stato come se si fosse indebolito" ha aggiunto la 29enne.

La donna è stata condannata con l’accusa di averlo scosso e fatto cadere e di avergli causato lesioni inutili, bruciandogli il corpo con un asciugacapelli. “Sappiamo che le ferite non erano accidentali. Erano intenzionali. Erano un'aggressione contro il bimbo" ha dichiarato l’accusa. “I colpi alla testa di un bambino e lo scuotimento sono ovviamente lesioni intenzionali. Non ci possono essere scuse per aver inflitto tali ferite a un bambino piccolo e vulnerabile affidato alle tue cure” ha dichiarato invece il giudice, condannando la donna.

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