“Uso dell’atomica su Gaza è un’opzione”: sospeso ministro israeliano. Netanyahu: “Parole fuori da realtà”
Secondo un ministro del governo israeliano, il responsabile del Patrimonio edilizio Amichai Eliyahu, l'utilizzo della bomba atomica su Gaza è, a suo giudizio, "una delle possibilità" in campo.
Le sue parola alla radio Kol Barma sono stati poi rilanciate dal giornalista Yaki Adamker su Twitter i suoi virgolettati. "Non daremmo aiuti umanitari ai nazisti. A Gaza non esistono persone non coinvolte", ha osservato il ministro. "E allora dovremmo sganciare una bomba atomica su tutta Gaza?", gli è stato chiesto. E lui ha risposto: "Questa è una delle possibilità".
Quando gli è stato fatto notare che nell'enclave palestinese ci sono oltre duecento ostaggi, lui ha risposto: "Preghiamo e speriamo nel loro ritorno, ma in guerra ci sono anche dei prezzi".
Netanyahu: "Parole Eliyahu fuori dalla realtà"
Eliyahu è un ministro del governo Netanyahu, del partito di estrema destra Otzma Yehudit. Inutile dire che le sue parole sono state immediatamente criticate da più parti. Inizialmente lo stesso primo ministro israeliano le ha definite "fuori dalla realtà". "Israele e il suo esercito operano secondo i più alti standard del diritto internazionale per prevenire danni ai civili non coinvolti, e continueremo a farlo fino alla vittoria", ha ribadito Netanyahu. Lo riporta il quotidiano israeliano Yedioth Ahronot.
"Un irresponsabile, Netanyahu lo licenzi", il commento del leader dell'opposizione Yair Lapid a quanto affermato da Eliyahu. Lapid ha definito la dichiarazione "scioccante e folle" sostenendo che arriva "da un ministro irresponsabile". E ha chiesto a Netanyahu di defenestrarlo subito, "stamattina".
Ministro si corregge, ma viene sospeso
Eliyahu, ha fatto poi marcia indietro, "È chiaro a chiunque abbia un cervello che le parole sull'atomica erano metaforiche". E poi su X (Twitter), ha continuato: "Dobbiamo davvero mostrare una risposta forte e spropositata al terrorismo, che chiarisca ai nazisti e ai loro sostenitori che il terrorismo non paga. Questa è l'unica formula con cui le democrazie possono affrontare il terrorismo. Allo stesso tempo, è chiaro che lo Stato di Israele obbligato a fare di tutto per riportare a casa gli ostaggi vivi e in buona salute".
Non è bastato. Alla fine Netanyahu lo ha sospeso dalle riunioni di governo a tempo indeterminato.