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Covid 19

USA verso l’ok al vaccino anti Covid Pfizer ai bambini tra i 5 e gli 11 anni

Gli Stati Uniti potrebbero presto somministrare il vaccino anti Covid Pfizer anche ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni: ad esprimersi a favore è stato ieri un team di esperti consulenti del governo, mentre il pronunciamento definitivo della FDA è atteso per il primo novembre.
A cura di Davide Falcioni
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Gli Stati Uniti potrebbero presto somministrare il vaccino anti Covid Pfizer anche ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni: ad esprimersi a favore è stato ieri un team di esperti consulenti del governo e se nei prossimi giorni arriverà l'autorizzazione definitiva (raramente il parere di questo comitato non viene accolto dalla Food and Drug Administration,l'Fda), gli Usa sarebbero il primo Paese occidentale a vaccinare i bambini contro il Covid-19. Il pronunciamento degli esperti dell'Fda è arrivato dopo oltre sette ore di riunione, con 17 voti favorevoli e un'astensione. Il comitato ha stabilito che i vantaggi della somministrazione del vaccino Pfizer/BioNTech (2 dosi a 3 settimane di distanza, 10 microgrammi ciascuna, un terzo di quella degli adulti) sono superiori ai rischi anche per la fascia d'età presa in esame. Se è vero infatti che i bambini che si ammalano gravemente o muoiono di Covid-19 sono relativamente rari rispetto agli adulti, è altrettanto vero che talvolta possono sviluppare complicazioni; e i contagi nei bambini non vaccinati sono aumentati a causa della variante Delta del coronavirus, che è più facilmente trasmissibile. In Usa, in particolare, sono morti quasi 100 bambini durante la pandemia, quasi due milioni si sono contagiati e 8.300 sono stati ricoverati in ospedale.

Pfizer: "Nei bambini tra i 5e gli 11 anni efficacia al 90,7%"

Nei giorni scorsi Pfizer ha pubblicato i suoi dati sui bambini tra i 5 e gli 11 anni fa, dopo una sperimentazione condotta su 2mila partecipanti. Secondo la società farmaceutica, il suo vaccino è efficace al 90,7% e sarebbe stato in grado di generare una forte risposta immunitaria, paragonabile ai livelli di anticorpi osservati in studi precedenti su partecipanti di età compresa tra 16 e 25 anni; tale risposta, tuttavia, è stata conseguita con una dose di 10 microgrammi di vaccino, un terzo di quella somministrata ai più grandi e agli adulti. Quanto agli effetti collaterali tendono ad essere lievi e simili a quelli osservati nei giovani; a dosi più elevate, invece i ricercatori hanno osservato più effetti collaterali nei bambini più piccoli, tra cui febbre, mal di testa e affaticamento, sebbene nessun sintomo grave. L'autorizzazione dell'Fda è attesa per il 1 novembre; in seguito potrebbe a stretto giro partire la somministrazione del farmaco anche ai bimbi della fascia 5-11 anni negli Stati Uniti.

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