Usa, uomo armato e con esplosivo vicino casa di Obama: è un sostenitore di Trump
Un uomo con numerose armi da fuoco e materiali per fabbricare un esplosivo è stato arrestato giovedì 29 giugno a Washington DC, mentre si stava dirigendo verso la casa dell'ex presidente americano, Barack Obama, dopo aver affermato in un live streaming di avere "un detonatore". Lo hanno confermato funzionari delle forze dell'ordine alla CNN.
Secondo quanto riferito, il 37enne Taylor Taranto era latitante dal gennaio 2021: l'uomo aveva infatti preso parte all'assalto del Campidoglio. Originario di Seattle, pare avesse minacciato in precedenza un altro personaggio pubblico, di cui non è stata rivelata l'identità. È anche imputato in una causa civile intentata dai familiari dell'agente della Metropolitan Police Department, Jeffrey Smith, morto suicida nei giorni successivi all'attacco del 6 gennaio.
NBC News lo descrive come "un sostenitore di Donald Trump dalla mentalità cospirativa che aveva partecipato all'assalto del Campidoglio". Da quanto appreso viveva in un furgone vicino al carcere di Washington. Secondo le forze dell'ordine, nel veicolo sono state trovate "armi da fuoco e materiali per crear molotov".
Gli agenti dei servizi segreti si sono messi all'inseguimento del sospettato dopo averlo individuato a pochi isolati dalla casa dell'ex presidente e della first lady. Al momento non vi è alcuna indicazione di una minaccia diretta agli Obama.
La Joint Terrorism Task Forces dell'FBI sta continuando le indagini sulle azioni di Taranto. A proposito del tentativo di insurrezione attuato a Washington il 6 gennaio 2021, Taranto aveva ammesso di essere entrato in Campidoglio quel giorno ma ha affermato di aver agito come "addetto stampa" per i manifestanti di sinistra. Sarebbe stato "ammesso in Campidoglio senza resistenza" dalla polizia e ha affermato che "le porte erano aperte".