USA, un’altra donna data per morta e chiusa erroneamente in un sacco per cadaveri
Dopo il caso della donna trovata ancora viva in un sacco per cadaveri in una casa di riposo dell'Iowa, dove un'infermiera ne aveva erroneamente decretato il decesso, una storia simile è avvenuta a New York e anche in questo caso la protagonista è un'anziana ospite di un ospizio: l'82enne era stata dichiarata deceduta dal personale della struttura di assistenza e tre ore più tardi, quando la società di pompe funebri ha dovuto iniziare la preparazione della salma, qualcuno si è accorto che in realtà la donna respirava ancora, seppur affannosamente.
Stando a quanto racconta il Guardian, la donna sabato si trovava al Water’s Edge Rehab and Nursing Center di Port Jefferson, a Long Island, dove i sanitari ne hanno dichiarato il decesso. Poco dopo è stata condotta alla OB Davis Funeral Homes di Miller Place, ma qui si scoperto che l'anziana era ancora viva e vegeta, di conseguenza è stata trasferita in ospedale.
La polizia ha comunicato che il caso di New York è stato segnalato all’ufficio del procuratore generale dello Stato per le indagini. La storia fa il paio con l’anziana di 66 anni dichiarata morta il 3 gennaio presso il Glen Oaks Alzheimer Special Care Center di Urbandale, Iowa, dove stava ricevendo assistenza in hospice. La donna era stata frettolosamente ritenuta morta perché apparentemente non respirava, quindi la presunta salma era stata trasportata alla Ankeny Funeral Home & Crematory. I membri del personale dell’impresa funebre hanno aperto il sacco e l’hanno trovato viva: respirava a fatica. Il personale della struttura ha chiamato il 911. La donna è stata affidata a un ospizio, dove è deceduta davvero qualche giorno dopo. La casa di riposo ha ricevuto una multa di 10 mila dollari.