USA. Trump fa appello all’unità. Ma sui migranti non molla: “Costruiremo il muro col Messico”
"Abbiamo un potenziale illimitato. Voglio lavorare con il nuovo Congresso. Milioni ci guardano sperando che governeremo non come due partiti ma come una nazione". Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel suo discorso al Congresso sullo Stato dell’Unione, ribadendo in più passaggi un appello all'unità. “Basta con guerre stupide – ha aggiunto – e indagini ridicole e di parte. Solo queste cose possono fermare l’economia americana. Dobbiamo essere uniti in casa per sconfiggere i nemici all’estero”. Il presidente USA ha poi confermato la volontà di un ritiro delle truppe da Siria e Afghanistan. Tuttavia proprio a margine del suo discorso, il Senato americano, a maggioranza repubblicana, ha approvato una legge che mette in guardia l'amministrazione dal ritirare in maniera precipitosa le truppe americane dagli scenari di guerra.
Il muro col Messico si farà
Trump ha pure annunciato un secondo incontro con Kim Jong-un per il 27 e il 28 febbraio, in Vietnam. “Se non fossi stato eletto presidente degli Stati Uniti oggi saremmo in guerra con la Corea del Nord, con il rischio di milioni di persone uccise”. Non sono mancati però momenti di tensione, come quando ha ribadito che il muro con il Messico sarà costruito. “Oggi – ha detto – vi chiedo di difendere la nostra frontiera meridionale che è molto pericolosa come un atto d’amore e devozione nei confronti dei nostri cittadini e del nostro Paese. Le città messicane, per rimuovere l’immigrazione illegale dalle loro comunità, stanno inviando bus per portarli nel nostro Paese, in zone dove non c’è protezione. Siamo di fronte – ha continuato – a un’emergenza nazionale”. Il muro, secondo Trump, sarà "di acciaio intelligente, strategico e che consente di vedere dall'altra parte", non un semplice muro di cemento.
Nancy Pelosi e le altre dem (vestite di bianco)
Altra momento di contestazione è quello venuto dalle donne dell’opposizione: le parlamentari democratiche si sono tutte vestite di bianco, in omaggio al centenario del movimento delle suffragette. Tra loro anche la nuova "Speaker" della Camera, Nancy Pelosi, che qualche giorno fa ha inflitto a Trump una significativa sconfitta politica costringendolo a cessare lo shutdown e passare ai negoziati parlamentari tra repubblicani e democratici. Il presidente si è congratulato con le tante donne entrate in numero record nel nuovo Congresso americano e ha elogiato il crescente ruolo delle donne nel mondo del lavoro.
Economia
Il numero uno della Casa Bianca poi ha rivendicato un bilancio positivo per i primi due anni della sua amministrazione, soprattutto sul fronte economico: "5,3 milioni di posti di lavoro creati, gli aumenti salariali più forti da un decennio, la disoccupazione ai minimi da mezzo secolo". Trump parla di “rivoluzione” nel campo dell’energia e che il suo Paese è ora il numero uno al mondo come produttore di petrolio e gas naturale. Poi ha aggiunto: “Il furto dei posti di lavoro e della ricchezza americana è finito”, ammonendo la Cina che il nuovo accordo commerciale deve includere “la fine delle pratiche commerciali scorrette, la riduzione del nostro cronico deficit commerciale e la protezione dell’occupazione americana”.