Usa, tensione a St. Louis: poliziotto uccide 18enne di colore
La polizia uccide un ragazzo di colore ed esplode la protesta. Accade a St. Louis, nel Missouri, a un anno esatto dall’uccisione da parte di un agente di un altro uomo di colore in città. In questo ultimo episodio un poliziotto, stando a una prima ricostruzione, avrebbe sparato e ucciso un ragazzo di 18 anni identificato dai media locali come Mansur Ball-Bey. Secondo quanto affermato dal capo della polizia Sam Dotson, gli agenti si apprestavano a perquisire una abitazione quando due uomini si sono dati alla fuga da un ingresso posteriore. Nel tentativo da parte della polizia di fermarli ha avuto luogo una sparatoria. In una strada nei pressi dell’abitazione uno dei due uomini avrebbe iniziato a sparare contro i poliziotti che lo inseguivano i quali avrebbero risposto al fuoco uccidendolo. Si sospetta che il giovane colpito fosse in possesso di un’arma rubata. Secondo quanto riferito dalle autorità, in totale sarebbero stati esplosi quattro colpi. L’altro ragazzo, un coetaneo afroamericano, sarebbe scappato. Nella casa perquisita dalla polizia sarebbero state trovate tre pistole e delle dosi di crack. “I detective stavano cercando armi e persone pericolose – ha precisato Dotson – gente che aveva commesso crimini nel quartiere”.
Folla in strada – Alta la tensione a St. Louis, dove la folla è scesa in strada dopo l’uccisione del ragazzo. Il tragico episodio si è verificato proprio mente si radunava in strada una piccola folla per commemorare la morte di Kajieme Powell, giovane ucciso a 25 anni da un poliziotto il 19 agosto dello scorso anno, dieci giorni dopo la morte di Michael Brown a Ferguson, uccisione che è diventata il simbolo delle violenze della polizia americana contro i neri. La folla è andata verso il luogo della sparatoria dando vita a una manifestazione. Alcune persone sono state arrestate.