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USA, sparatoria nella base militare di Fort Hood: 4 morti e 16 feriti

L’attentato è stato compiuto da un soldato di 35 anni – Ivan Lopez – che prima ha ucciso tre commilitoni poi si è tolto la vita.
A cura di D. F.
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L'ennesimo massacro, l'ennesima strage insensata: è accaduto negli Stati Uniti, presso la base militare di Fort Hood, in Texas, dove quattro persone sono state uccise e altre 16 ferite dalla follia di un militare di 35 anni, Ivan Lopez. L'uomo, dopo aver partecipato alla guerra in Iraq, soffriva di forte depressione, presumibilmente per "disturbo post traumatico da stress". Secondo le prime testimonianze la tragedia sarebbe maturata da una sparatoria tra due soldati: i colpi di arma da fuoco sarebbero partiti dalla zona ospedaliera di Fort Hood, che successivamente è stata isolata. L'uomo, a bordo di un'automobile, avrebbe aperto il fuoco verso alcuni militari. Ben presto sono intervenute le teste di cuoio dell'esercito, ma per l'attentatore ormai non c'era nulla da fare. Dopo aver ucciso i suoi commilitoni si è suicidato.

Il presidente Obama è stato immediatamente informato della tragedia e degli sviluppi successivi, così come il capo del Pentagono Chuck Hagel. "Abbiamo il cuore spezzato per aver vissuto di nuovo una storia simile – ha detto il capo della Casa Bianca – Voglio solo assicurare che stiamo facendo di tutto per andare a fondo e capire cosa è successo". E ancora: "Quegli uomini hanno sacrificato molto per la nostra libertà. Molti sono stati più volte in Iraq e in Afghanistan. Hanno svolto valorosamente il proprio compito e quando sono nella loro base in patria hanno bisogno di sentirsi al sicuro. Non sappiamo ancora che cosa sia accaduto, ma ovviamente quella sensazione di sicurezza è stata ancora una volta spezzata".

Non è la prima volta che Fort Hood è teatro di una tragedia: già nel 2009 un ufficiale e psichiatra dell'esercito aprì il fuoco ed uccise 13 persone, ferendone oltre 30 fra i commilitoni in attesa di vaccinazioni o documenti perché erano appena rientrati da missioni all'estero o si preparavano ad andare in Afghanistan o in Iraq. Quella fu la più importante strage in una base militare USA in territorio nazionale e l'attentatore – Nidal Malik Hasan – rimase paralizzato e venne condannato a morte.

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