USA, punta la pistola contro la sede della Cia: paura in Virginia, arrestato un uomo

Una sparatoria è avvenuta all’esterno del quartier generale della CIA, a Langley, in Virginia. Secondo i media americani, sul luogo dell’incidente è intervenuta una massiccia presenza di polizia, impegnata a gestire la situazione con la massima attenzione. Oltre agli agenti delle forze dell'ordine, sono state dispiegate anche le squadre anti-bomba, segno della gravità dell'episodio.
Le prime ricostruzioni avevano indicato inizialmente che gli spari sarebbero stati esplosi da un uomo che, secondo le autorità della contea di Fairfax, si trovava "in preda a una crisi di nervi". La polizia ha aggiunto che l'individuo si sarebbe successivamente "barricato" e starebbe "urlando minacce". In seguito, una persona è stata arrestata. Gli agenti hanno anche precisato, contrariamente alle prime notizie, che l'uomo fermato non ha mai aperto il fuoco ma ha solo puntato una pistola contro la sede dell'Agenzia.
Un portavoce della Cia ha sottolineato che "ulteriori dettagli saranno resi disponibili quando opportuno". Secondo testimoni, la risposta della polizia all'incidente è stata "massiccia" con l'ingresso al complesso e le strade vicine bloccate dai veicoli militari e dai camion dei pompieri.
La CIA ha confermato che sono state rivolte minacce al cancello, ma non ha fornito immediatamente dettagli sul sospettato o sul possibile movente.
Nel frattempo, tutte le strade intorno all’area sono state chiuse al traffico, causando disagi alla circolazione e aumentando l’incertezza sull’evolversi degli eventi.
L'episodio si verifica a poche ore di distanza dall'annuncio del presidente Donald Trump riguardo alla pubblicazione dell’ultimo lotto di documenti sull’assassinio di John F. Kennedy. Secondo gli esperti, le nuove informazioni non contraddicono la versione ufficiale secondo cui Lee Harvey Oswald agì da solo, ma sarà necessario del tempo per analizzare i 1.123 documenti declassificati.