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USA: si dimette il generale John Allen, numero uno della lotta all’Isis

Era stato incaricato da Obama di coordinare le operazioni contro lo Stato Islamico. Motivo ufficiale: accudire la moglie malata, ma secondo indiscrezioni sarebbe frustrato dal cambiamento di strategia della Casa Bianca.
A cura di Biagio Chiariello
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L'incaricato speciale di Barack Obama per la lotta all'Isis, il generale John Allen, ha deciso di lasciare il suo incarico di coordinatore delle operazioni internazionali contro i jihadsti, ufficialmente, “per motivi personali”. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, spiegando che il motivo per cui Allen avrebbe deciso di gettare la spugna sono le precarie condizioni di salute della moglie, anche se, secondo fonti militari, l'ex ufficiale sarebbe frustrato dall'atteggiamento della Casa Bianca nella campagna contro lo Stato Islamico. In particolare il generale sarebbe profondamente in disaccordo con le recenti strategie di intervento americano in Siria, oltre che per la mancanza di risorse, uomini e mezzi. Ci sarebbero anche le voci di chi afferma che Allen avrebbe deciso di fare un passo indietro ad un anno dalla sua nomina dopo le delusioni manifestate dalla Casa Bianca in merito alla mancanza di successi concreti nella lotta all’Isis.

Gli USA contro l'Isis

Secondo il Washington Post, il Pentagono si starebbe preparando a lanciare una campagna militare più aggressiva contro i miliziani del Califfato e considera l'ipotesi di fornire armi e munizioni ai ribelli siriani. Alti funzionari che hanno voluto mantenere l'anonimato hanno rivelato al quotidiano della Capitale che la Casa Bianca potrebbe decidere di fornire armi alla coalizione dell'opposizione che si trova nel nord del Paese,  nella speranza che sconfigga i curdi e riesca a bloccare il collegamento fra l'Isis in Siria e l'Isis in Iraq. Una mossa che segnerebbe un importante cambiamento nella strategia dell'amministrazione Obama. Gli USA starebbe anche considerando l'ipotesi di sfruttare il consenso di Ankara sull'uso della base aerea di Incirlik per aiutare a blindare il confine turco-siriano. Intanto la Russia starebbe schierando nuove forze militari sul terreno, al fianco di Assad.

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