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USA, senatrice democratica: “La CIA spia le nostre indagini sul ricorso alla tortura”

Dianne Feinstein, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato americano che tra 2009 e 2012 ha indagato sui presunti abusi compiuti dalla Cia durante gli interrogatori del periodo della presidenza di George W. Bush, ha accusato i servizi segreti di aver “violato il network comune contenente i documenti alla base delle indagini”.
A cura di D. F.
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il capo della Cia John Brennan
il capo della Cia John Brennan

Un altro scandalo sull'attività di intelligence fa capolino negli Stati Uniti. Dopo il datagate e le rivelazioni di Snowden, infatti, Dianne Feinstein, presidente della Commissione d'inchiesta del Senato americano che tra 2009 e 2012 ha indagato sui presunti abusi compiuti dalla Cia durante gli interrogatori del periodo della presidenza di George W. Bush, ha accusato i servizi segreti di aver "violato il network che collega i nostri computer", messo a disposizione dalla stessa Cia per il lavoro di indagine sui documenti da parte della commissione. John Brennan, capo dell'agenzia di intelligence, ha detto: "La Cia non ha mai violato quei computer. La Cia non sta cercando di ostacolare il rapporto della Commissione sul programma degli interrogatori".

Sulla situazione, diventata non poco spinosa, è intervenuto anche il presidente Obama, che ha ribadito la fiducia nel capo della Cia, "nella comunità della nostra intelligence e nei professionisti alla Cia. Teniamo in seria considerazione le affermazioni della senatrice Feinstein – ha fatto sapere Obama -, ma non farò commenti su un tema attualmente sotto indagine o analisi da parte delle autorità appropriate. In generale, ci sono state comunicazioni tra la Casa Bianca, il presidente della Commissione d'inchiesta (Feinstein) e il direttore (Brennan)".

Secondo Dianne Feinstein, senatrice democratica, sarebbe stata violata la separazione dei poteri: "Sono gravemente preoccupata che le ricerche della Cia (nei nostri computer, ndr) possano aver violato anche il principio della separazione dei poteri garantito dalla Costituzione americana", ha fatto sapere in un comunicato stampa. L'agenzia di intelligence si sarebbe introdotta nel network a gennaio e, di fronte ale ripetute richieste di spiegazioni, si sarebbe trincerata dietro l'assoluto silenzio.

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