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USA: ricercatrice italiana e suo figlio uccisi dopo una lite familiare

La donna viveva nel Maryland da una decina di anni ed era originaria di Siena: è stata uccisa, insieme al figlio di pochi mesi, dopo una lite con il marito. L’uomo poi si è tolto la vita.
A cura di D. F.
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Barbara Giomarelli, una biologa ricercatrice di 42 anni nata a Siena ma residente negli Stati Uniti (Maryland), è rimasta uccisa insieme al marito – originario del Kenya – e al figlio di pochi mesi. Secondo lo sceriffo si tratterebbe di un caso di omicidio suicidio: a dare l'allarme è stata l'altra figlia della coppia, di 5 anni, che dopo aver udito i genitori litigare si è nascosta. Quando sono partiti i colpi di pistola la piccola è corsa a casa di vicini e li ha avvisati di quanto stava accadendo. La polizia non ha tardato ad arrivare, ma la strage era ormai stata consumata. Tom Clarke ha spiegato che la dinamica dell'accaduto non è ancora definita: "Stiamo cercando di mettere insieme i dettagli – ha detto Clark – Il problema è che la bimba è gravemente traumatizzata, quindi stiamo cercando di limitare le domande per non crearle altri traumi". La piccola, visitata dal servizio di pronto intervento sanitario, non avrebbe riportato ferite ed è stata affidata ai servizi di tutela dei minori.

Barbara Giomarelli si era trasferita negli Stati Uniti da una decina di anni: qui lavorava nel Centro di Biotecnologia Marina dell'Università del Maryland. Anche il marito lavorava nel settore scientifico al National Cancer Insitute. La quarantaduenne aveva lasciato Siena e ci tornava solo di tanto in tanto. I suoi familiari sono stati avvertiti e sono in costante contatto con l'Ambasciata e il Consolato italiano a Baltimora e sono in partenza per New Market, la cittadina dell'East Coast a 35 km da Baltimora, dove la donna viveva.

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