USA, poliziotto uccide afroamericano di 18 anni. Nuove proteste
Ancora una volta un agente di polizia americano ha aperto il fuoco e ucciso un uomo e ancora la volta la vittima è un afroamericano: è accaduto la scorsa notte, quando un poliziotto fuori servizio ha sparato a un ragazzo di 18 anni, Vonderrit Myers, in un conflitto a fuoco scoppiato nella zona meridionale di St. Louis, Missouri, scatenando la protesta del quartiere. Appena due mesi fa un poliziotto sparò e uccise un ragazzo nero disarmato, Michael Brown, nel vicino sobborgo di Ferguson. Secondo fonti della polizia l'agente, che era in uniforme ma fuori servizio, ha risposto al fuoco: il 18enne, infatti, gli avrebbe sparato e lui avrebbe replicato, uccidendolo. Ovviamente si tratta di una versione che va accertata: quello che è noto è che l'agente ha 32 anni mentre la vittima è un afroamericano di 18. Come accdde la scorsa estate subito dopo lo scontro a fuoco decine di persone si sono radunate sul posto. La sparatoria si è verificata alla vigilia del raduno previsto a St.Louis per ricordare i due mesi dalla morte di Brown, seguita da settimane di proteste e scontri con la polizia.
L'omicidio di Michael Brown
Esattamente due mesi fa una tragedia simile sempre a St. Louis, nel quartiere di Ferguson, dove il 18enne Michael Brown è morto dopo essere stato ripetutamente colpito dai proiettili esplosi da un agente di polizia, Darren Wilson: Brown era privo di armi ed era sospettato di aver commesso un furto pochi minuti prima. Il contatto tra l'agente e la vittima tuttavia non sarebbe in alcun modo collegato alla rapina. In seguito all'omicidio del 18enne sono state organizzate decine di manifestazioni di protesta. Alcune sono state pacifiche mentre molte altre sono sfociate in atti di vandalismo e violenze, tanto che le forze dell'ordine hanno fatto intervenire le squadre speciali del corpo Swat. Una gestione militare che ha attirato non poche critiche.
A Ferguson coprifuoco e proteste
Lo stesso Barack Obama si era detto molto preoccupato per l'evolversi della vicenda ed aveva garantito il massimo impegno per giungere alla verità senza depistaggi. Le proteste tuttavia si sono solo leggermente placate: il 16 agosto il governatore dello stato del Missouri Jay Nixon ha dichiarato lo stato di emergenza e ha stabilito il coprifuoco notturno da mezzanotte alle 5.00