Usa, polizia spara a un afroamericano alla schiena: è grave. Proteste dopo diffusione del video
Si riaccende la protesta negli USA per un nuovo episodio di violenza da parte della polizia nei confronti di un afroamericano. I fatti sono avvenuti ieri sera a Kenosha, cittadina a 40 miglia da Milwaukee, Wisconsin, dove Jacob Blake è stato ferito gravemente da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi da agenti di pattuglia. Secondo le prime ricostruzioni la vittima stava provando a entrare in un'auto parcheggiata in un'area residenziale, quando un poliziotto ha aperto il fuoco e colpito più volte alla schiena il 29enne, che ora è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale. Testimoni riferiscono di aver sentito sparare sette colpi, ma non è chiaro quanti abbiano raggiunto Blake. La scena è stata ripresa in un video girato da un passante.
Proteste a Milwaukee
Ben Crump, un avvocato per i diritti civili che rappresenta anche la famiglia di George Floyd, ha raccontato che i tre figli di Blake erano in auto e la vittima stava cercando di intervenire in una discussione tra due donne. "Hanno visto un agente di polizia sparare a loro padre. Rimarranno traumatizzati per tutta la vita", ha scritto su Twitter. Dopo il ferimento di Blake, in molti a Milwaukee sono scesi in strada per protestare. Non sono mancati i momenti di tensione con alcuni oggetti dati alle fiamme. Le proteste sono proseguite fino a tarda notte e hanno richiesto l'intervento di altri agenti di polizia.
L'intervento del sindaco
Sui fatti è intervenuto il governatore dello Stato del Wisconsin, Tony Evers che ha usato parole durissime contro i poliziotti. "Anche se non abbiamo ancora tutti i dettagli, quello che sappiamo per certo è che non è il primo uomo o persona di colore a essere stato colpito, ferito o ucciso senza pietà per mano di agenti delle forze dell'ordine nel nostro stato o nel nostro Paese". Ha poi twittato un messaggio di vicinanza alla persona ferita coinvolgendo anche la moglie Kathy. “Stasera, Jacob Blake è stato colpito alla schiena più volte, in pieno giorno, a Kenosha, nel Wisconsin. Kathy e io ci uniamo alla sua famiglia, ai suoi amici e ai vicini sperando sinceramente che non morirà per le ferite”.