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Usa, Obama vuole mettere al bando le terapie per “guarire” gay e transgender

Il presidente americano ha condannato le terapie psichiatriche volte a “convertire” giovani gay, lesbiche e transgender. Sul sito della Casa Bianca è stato pubblicato un comunicato in seguito al suicidio della transgender 17enne Leelah Alcorn.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente americano Barack Obama ha chiesto la fine delle “terapie” e dei metodi di conversione che pretendono di far modificare l'orientamento sessuale di gay, lesbiche e transgender. Terapie che invece spesso portano a sviluppi drammatici, come ad esempio il suicidio di Leelah Alcorn, 17enne dell'Ohio sottoposta a una cura del genere da un terapista religioso che voleva convincerla a tornare a essere un ragazzo. In una petizione pubblicata sul sito della Casa Bianca e che ha già ottenuto 120mila firme si condannano gli interventi di “conversione”. “Un'enorme quantità di prove scientifiche hanno dimostrato che queste terapie di conversione, soprattutto quando applicate agli adolescenti, non sono appropriate né dal punto di vista medico né dal punto di vista etico, e possono provocare dei danni”, è quanto ha scritto Valerie Jarrett, principale consigliere del presidente Obama, illustrando la petizione pubblicata sul sito della Casa Bianca. Si legge inoltre: “Nell'ambito del nostro impegno a proteggere i giovani americani, questa amministrazione sostiene gli sforzi per vietare l'uso di queste conversioni sui minori”.

La decisione di Obama dopo il suicidio di una 17enne transgender – Il presidente Obama è rimasto particolarmente scosso dal suicidio di Leelah Alcorn, che in un biglietto di addio aveva puntato il dito contro terapisti religiosi, scrivendo: “L'unico modo per farmi riposare in pace è che un giorno le persone transgender non vengano più trattate come sono state trattata io… la mia morte deve significare qualcosa. Aggiustate la società. Per favore”. Jarrett ha precisato che Obama non chiederà esplicitamente una legge federale per vietare ai medici il ricorso a tali terapie, ma è aperto al dialogo con i parlamentari di entrambi i partiti e sosterrà ogni sforzo per mettere al bando la pratica a livello statale. Alcuni Stati come California, New Jersey e District of Columbia, hanno già vietato ai medici di offrire tali cure ai minorenni, e leggi simili sono state introdotte in altri 18 Stati. I medici che praticano tali terapie credono nella loro efficacia, al contrario gli attivisti per i diritti dei gay ritengono che tali terapie possano aumentare il rischio di depressione e suicidio.

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