USA, Obama propone la patrimoniale: “Tassare i più ricchi per dare respiro alla classe media”
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama si appresta a proporre al congresso l'introduzione di una tassa patrimoniale: lo farà martedì, in occasione del tradizionale discorso sullo stato dell'Unione. In quell'occasione il presidente chiederà l'approvazione di una legge che aumenti le tasse per i contribuenti più ricchi e per le società più importanti, finanziando in tal modo il taglio delle imposte alle classi media e bassa. Ma non è tutto: stando a quanto anticipato da fonti della Casa Bianca il piano di Obama prevede la gratuità dell'università per i primi due anni per tutti i cittadini americani. Le due iniziative del presidente – da portare a compimento nell'arco di 10 anni – avranno un costo di 235 miliardi di dollari: le coperture finanziarie dovrebbero arrivare da un aumento delle tasse ai soggetti più ricchi, siano essi privati o imprese, in particolare le grandi banche.
Un funzionario della Casa Bianca, intervistato dal Washington Post, ha spiegato che le misure "elimineranno le maggiori scappatoie fiscali e l'utilizzo dei risparmi consentirà alla classe media di progredire". Secondo la fonte il 90% dell'impatto della manovra ricadrà sulle spalle dell'uno per cento della popolazione. Una vera e propria patrimoniale, e di quelle più dure, che però troverà prevedibilmente l'opposizione dei Repubblicani, che hanno la maggioranza nel Congresso: "Prendendo a schiaffi le piccole imprese, i risparmiatori e gli investitori con aumenti delle tasse, si negherebbero solamente i benefici delle politiche fiscali che hanno avuto successo nel contribuire ad espandere l'economia, promuovere il risparmio e creare lavoro", ha dichiarato Orrin Hatch, presidente della Commissione finanze del Senato.
Non è dato sapere se e quando la proposta di Obama vedrà la luce, ma se avrà un merito sarà quello di aprire un dibattito serrato sui temi fiscali, fissando un argomento chiave in ottica delle elezioni presidenziali del 2016.
