USA, nuovo atto d’accusa contro Trump per l’assalto a Capitol Hill. Lui: “È una farsa”
Nuovi guai per Donald Trump. Il procuratore speciale Jack Smith ha infatti presentato un atto d'accusa sostitutivo nel caso che riguarda l'interferenza elettorale dell'ex inquilino della Casa Bianca nell'ambito dell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2001, snellendo le accuse contro il candidato repubblicano 2024 alla luce del pronunciamento della Corte Suprema secondo la quale i presidenti hanno diritto a una parziale immunità nell'esercizio delle loro funzioni: non possono dunque essere processati per i loro atti ufficiali. Lo riferisce la ‘Cnn' spiegando che nessuna delle quattro accuse contro l'ex presidente è stata ritirata, ma che sono state rielaborate.
"L'atto di accusa sostitutivo, che è stato presentato a un nuovo gran giurì che non aveva precedentemente ascoltato le prove in questo caso, riflette gli sforzi per rispettare e attuare le decisioni della Corte Suprema", ha dichiarato l'ufficio del procuratore speciale. Nel nuovo atto d'accusa si afferma più volte che Trump non aveva alcun incarico presidenziale costituzionalmente riconosciuto per quanto riguarda la transizione di potere post-voto.
Trump non ha tardato a commentare la nuova accusa presentata contro di lui a Washington definendola ridicola e sul suo social network Truth ha sostenuto che il procuratore speciale che coordina le indagini, lo "squilibrato" Jack Smith, si è mosso "nel tentativo di resuscitare una caccia alle streghe ‘morta' a Washington DC, in un atto di disperazione e per salvare la faccia". Il leader repubblicano ha poi aggiunto che la nuova incriminazione è una "farsa che la compagna Kamala Harris sta attivamente spingendo".
L'atto di Smith arriva nel pieno della campagna elettorale per le presidenziali di novembre e precede l'atteso dibattito fra Trump e Kamala Harris, in programma il 10 settembre su Abc. La dem, attualmente in testa nei sondaggi, rilascerà intanto giovedì la sua prima intervista da quando Joe Biden si è ritirato: sarà con Cnn dalla Georgia e vi parteciperà anche il suo vice Tim Walz. L'attesa intervista è un test per Harris e un esame in vista del faccia a faccia con il rivale, che avrà le stesse regole dell'ultimo dibattito su Cnn tra Trump e Joe Biden: quindi microfono spento quando parla l'altro candidato, confronto in piedi, senza appunti.