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USA. “Non potete entrare causa Coronavirus”. Sparano ai dipendenti del McDonald’s, due morti

Feriti anche tre dipendenti. I due clienti sono poi fuggiti dopo la sparatoria, ma la loro fuga è stata breve. L’episodio avvenuto ad Oklahoma City è solo l’ultimo di una serie di violenze, che includono anche varie forme protesta per il lockdown.
A cura di Biagio Chiariello
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Due dipendenti di un McDonald's a Oklahoma City, negli Usa, sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti dopo che una donna sarebbe andata in escandescenza dopo aver appreso che non le era permesso cenare all'interno del ristorante a causa delle restrizioni per il coronavirus. Nell’incidente sarebbe coinvolta un’altra persona che era in compagnia della donna. Secondo quanto spiegato dal tenente della polizia locale, Michelle Henderson, i dipendenti hanno informato i due sospettati che la sala da pranzo era chiusa e che non avrebbe potuto mangiare lì. La coppia è andata su tutte le furie e la donna ha tirato fuori una pistola, sparando dei colpi che hanno ferito mortalmente due dipendenti e un'altra persona dentro il ristorante. Una delle vittime è stata ferita a una gamba, l'altra alla spalla e in entrambi i casi fortunatamente non rischiano la vita. I due sospetti sono poi fuggiti, salvo poi essere arrestati nelle vicinanze. L'amministratore delegato di McDonald, Chris Kempczinski, ha dichiarato a ABC News in un'intervista su "Good Morning America" che i tre dipendenti stanno bene e si riprenderanno completamente.

L’episodio è solo l’ultimo di una serie di violenze, che includono anche varie forme proteste che si sono tenute in tutto il paese per via delle restrizioni imposte nella lotta al Covid 19. Nel Michigan, una guardia di sicurezza del negozio Family Dollar è stata colpita dopo aver detto a un cliente di indossare una mascherina. E sempre nello stesso Stato, un uomo si è asciugato il naso su una maglietta di un impiegato di Dollar Tree che gli aveva chiesto di indossare un dispositivo di protezione. Nel sud della California, invece, un cliente è entrato in un negozio di alimentari indossando una specie di cappuccio del Ku Klux Klan, ignorando le continue richieste del personale di toglierlo.

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