USA: nei 312 giorni del 2017 già 377 sparatorie di massa e 530 morti

Il bilancio dell'ultima sparatoria di massa negli Stati Uniti è di 26 persone uccise mentre partecipavano a una cerimonia religiosa in una piccola città texana. Ad aprire il fuoco Devin Kelley, 26 anni e un passato nell'aviazione americana, dalla quale è stato poi allontanato con disonore. Il movente della strage non ha nulla a che fare con l'odio religioso oppure il terrorismo. Al contrario, è di una banalità disarmante: il killer, armato fino ai denti, era infuriato con la suocera e questa aveva ricevuto suoi sms minacciosi. La donna era abituata a frequentare la chiesa colpita. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato di un “atto malvagio”: “Non possiamo tradurre in parole il dolore che proviamo – ha detto Trump -. Meglio, restiamo uniti e attraverso le lacrime, restiamo forti. La sparatoria in Texas è stata compiuta da un individuo che aveva enormi problemi mentali, semplicemente uno squilibrato”. Per Trump, insomma, non si tratta “di una questione di armi”.
Nel 2017 377 sparatorie di massa negli USA
Una spiegazione, quella di Trump, che però appare decisamente discutibile. La sparatoria del Texas è stata infatti la 377esima dei primi 312 giorni del 2017. Le vittime accertate sono 530. Il "giorno nero" è stato quello del 21 agosto, quando a distanza di poche ore si sono registrate otto sparatorie di massa e sei morti. I dati, quindi, parlano di un attacco al giorno, con un trend preoccupante che potrebbe insidiare il record del 2016, quando nel giro di appena un anno si registrarono 477 sparatorie, 606 morti e 1.781 feriti. Non solo: secondo l'osservatorio Mass Shooting Tracker la tendenza è in forte aumento: nel 2014 i giorni senza sparatorie furono 173, 129 nel 2016 e per il momento 109 nel 2017. Contestualmente il numero di vittime è aumentato.

Ai dati sulle sparatorie di massa vanno aggiunti, quelli anche più preoccupanti, degli omicidi o incidenti collegati al possesso di armi da fuoco. Secondo Gun Violence Archive a partire dal primo gennaio 2017 oltre 13mila persone sono morte in seguito a un colpo di pistola o fucile (621 erano bambini). Da questo conteggio sono stati esclusi i suicidi.