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Elezioni USA 2020

Usa, Melania Trump alla Convention repubblicana: “Non attacco i dem per non dividere Paese”

La seconda serata della Convention repubblica ha avuto come protagonisti assoluti i membri della famiglia Trump. Da una parte i figli, Eric e Tiffany, e dall’altra la first lady Melania, che si è presa la scena: “Non voglio usare questo tempo per attaccare gli altri”, afferma spiegando di non volerlo fare per “non dividere il Paese”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La seconda serata della Convention repubblicana ha avuto come protagonista assoluta Melania Trump. La first lady si è presa la scena, insieme ai figli del presidente Usa, Eric e Tiffany. Ma a emergere è stata soprattutto la moglie di Donald Trump, che ha voluto lanciare un messaggio anche all’opposizione, rifiutandosi di attaccare il candidato democratico Joe Biden: “Non voglio usare questo tempo per attaccare gli altri”, afferma. Ritenendo che così “si divide solo il paese, come abbiamo visto”. Melania si è quindi concentrata sul marito: “Donald è una persona autentica, che vuole che le vostre famiglie siano al sicuro”. La first lady ha continuato a parlate di Trump: “Lui ama questo Paese e sa come fare le cose. Non è un politico tradizionale, l'America è nel suo cuore. Donald vuole tenere le vostre famiglie al sicuro, e fare in modo che raggiungiate il successo. Votare per lui non significa dare un voto di parte, ma per i valori dell'America. E a voi, che state soffrendo la pandemia, dirò una cosa: voglio che sappiate che non siete soli”.

Proprio sull’emergenza Covid Melania ha assicurato: “Donald non si darà pace fino a quando non avrà fatto tutto il possibile per aiutare tutti coloro” che sono stati colpiti dal virus. L’obiettivo del presidente Usa è quello di “cercare in tutti i modi un vaccino per sconfiggere il virus”. Melania non ha dubbi: gli Stati Uniti necessitano di un presidente come Trump, che “non smetterà mai di battersi per voi e le vostre famiglie”.

Trump concede la grazia a un detenuto

Subito prima della Convention Trump ha annunciato di aver concesso la grazia a Jon Ponder, un afroamericano condannato per aver rapinato una banca. L’uomo, in prigione, ha fatto nascere un programma per aiutare il reinserimento degli ex carcerati nella società. Il presidente Usa, in un video trasmesso in apertura della seconda serata della Convention, ha spiegato che “la vita di Jon è un meraviglioso testamento del potere della redenzione”.

Eric Trump: grazie a mio padre Usa tornati rispettabili

La seconda serata è stata anche quella degli interventi di due figli di Trump, Eric e Tiffany. Lei ha lodato il padre e ha attaccato i media, che minerebbero “la democrazia” manipolando l’informazione: “Mio padre è l'unica persona che ha sfidato l'establishment, ha attaccato la burocrazia. Rendere grande l'America non è uno slogan, ma una promessa che mio padre ha mantenuto”. Anche Eric non ha risparmiato elogi nei confronti del presidente Usa: “Grazie a mio padre l'America è tornata un Paese rispettabile. Le promesse fatte da mio padre sono state mantenute e Biden non conosce niente dei lavoratori e delle imprese americane”.

Il collegamento di Pompeo da Gerusalemme

Polemica sulla decisione del segretario di Stato, Mike Pompeo, di intervenire simbolicamente da Gerusalemme. Un modo per affermare chi sono gli amici e chi i nemici degli Usa, citando “la Cina del virus, la Corea e l’Iran”. Il presidente della commissione Affari esteri della Camera, il dem Joaquin Castro, ha aperto un’indagine per accertare se la decisione di Pompeo viola le direttive del dipartimento di Stato. Pompeo ha parlato di Trump, sostenendo che “ha reso la Nato più forte” e “l’America e il mondo più sicuri”.

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