USA, mamma costringe le figliolette ad atti sessuali in webcam per compiacere il fidanzato
Una donna dello Stato americano della Florida ha costretto le sue due giovani figlie ad esibirsi in atti sessuali l'una sull'altra in modo che il suo fidanzato pedofilo potesse guardarle online. La 33enne Rose Beth Litzky e il suo fidanzato Roberto Oquendo, 38 anni, sono stati entrambi condannati per varie accuse di pornografia infantile dopo essere stati trovati in possesso di centinaia di immagini e video di minorenni nude. L'uomo sta già scontando la condanna a 50 anni di detenzione per cospirazione alla produzione di materiale pedopornografico, mentre la Litzky rischia una sentenza analoga.
La coppia è stata arrestata nel settembre 2016 quando Oquendo dopo che l'FBI aveva ricevuto una segnalazione sull’uomo in merito ad un’indagine sulla pedopornografia in rete: l’uomo, che all'epoca viveva in Virginia, si è giustificato sostenendo di aver scattato foto dei genitali delle due bambine per il proprio piacere. Le autorità hanno quindi sequestrato diversi computer e telefoni cellulari appartenenti a Oquendo, inclusi alcuni nascosti. Uno dei cellulari conteneva messaggi cancellati tra Litzky e Oquendo, dove i due discutevano della possibilità di scattare foto e video sessualmente espliciti alle due bimbe. Gli investigatori affermano che Litzky aveva costretto le sue due figlie a compiere atti sessuali tra ottobre 2014 e settembre 2016 mentre stava chattando con Oquendo online in modo che potesse vederle le piccole nude. Oquendo avrebbe conservato centinaia degli screenshot di quei filmati. Una giuria federale ha dichiarato Litzky colpevole all'inizio di questo mese. Il 14 ottobre sarà condannata.