Usa, madre surrogata rifiuta aborto chiesto dal padre biologico

Melissa Cook è una donna di 47 anni della California incinta di 3 gemelli. Melissa è una madre surrogata: il padre dei bambini che porta in grembo è un 50enne della Georgia mentre gli ovuli sono di una donatrice. La donna sta facendo discutere negli Stati Uniti in quanto ha respinto la richiesta di “riduzione selettiva” arrivata dal padre biologico, intentando una causa contro l'uomo. Il caso ha aperto una discussione nel Paese per determinare se può una donna che affitta il suo utero rifiutarsi di abortire quando questo le sia richiesto dai genitori intenzionali e ci siano rischi per la salute di madre e bambino. Tutti e tre gli embrioni impiantati nell'utero della 47enne hanno attecchito e secondo Robert Walmsley, l'avvocato dell'uomo, sarebbero stati i medici a spiegare al padre che i rischi associati al parto multiplo erano maggiori, suggerendo una “riduzione”. Secondo l’avvocato questo “lo ha costretto fare quella richiesta”, mentre per la madre surrogata la vera motivazione sarebbe che l'uomo non vuole tre figli.

“Sono una madre pro life e non voglio abortire, stanno andando bene tutti e tre”, ha spiegato lei. La donna, incinta alla 23ma settimana, si è rivolta alla Suprema Corte di Los Angeles perché ritiene che la legge su questa forma di fecondazione assistita violi i diritti di uguale protezione garantiti dalla Costituzione. “Non considero più gli accordi di maternità surrogata favorevolmente come in passato – ha spiegato – Ho una profonda empatia per gli uomini che vogliono figli. Tuttavia, ora penso che il concetto di base di questo tipo di accordi vada riesaminato”. Secondo quanto riporta il Washington Post il padre avrebbe detto alla donna di aver valutato l'adozione per uno dei piccoli, ma gli era sembrato crudele separarli e quindi aveva optato per l'aborto. L'avvocato Walmsley ha fatto sapere comunque che il padre biologico ha accettato la decisione di Cook, anche se non è d'accordo, e che alleverà tutti e tre i figli. Nella causa in corso la donna sostiene di essere la madre legale dei 3 gemelli e cerca di ottenere i diritti parentali sul terzo bimbo e la custodia per i primi due. Cook chiede anche di non poter essere citata in giudizio perché si è rifiutata di abortire.