USA: Loretta Lynch, donna, afroamericana, sarà ministro di Giustizia
Loretta Lynch, classe 1959, sarà la prima donna afroamericana a ricoprire l’incarico di Ministro della Giustizia nella storia degli Stati Uniti. Il Senato ne ha confermato la nomina con 56 voti a favore e 43 contrari. La scelta della Lynch, designata dal presidente Obama, era stata appoggiata da più parti, vista la sua esperienza professionale (è procuratrice federale del distretto est di New York dal 2010). Ma per almeno 5 mesi i repubblicani hanno fatto ostruzionismo. In particolare per una disputa su una legge contro i traffici sessuali che comprende una controversa clausola sull’aborto. Superate le remore di chi la osteggiava – anche per il sostegno manifestato alle azioni esecutive del presidente in fatto di immigrazione – la Lynch ha ottenuto i voti necessari.
Ora dovrà guidare un dicastero cruciale: vedi Baltimora, Ferguson, e altri casi di afroamericani uccisi dalla polizia, per i quali il Dipartimento di Giustizia ha in corso indagini per possibili violazioni dei diritti civili. "La situazione è imbarazzante, quando è troppo è troppo" aveva sentenziato Obama riferendosi al braccio di ferro sulla conferma tanto attesa. Una disputa che di fatto è stata considerata per alcuni versi un po’ il simbolo di questa stagione politica negli States che vede spesso contrapposti il presidente e il Congresso dominato dai repubblicani. Peraltro sulla nomina di Loretta Lynch come ministro della Giustizia non c’erano obiezioni nel merito e gli appelli a sbloccare la situazione sono stati bipartisan. Nei giorni scorsi si è espresso in questo senso anche Jeb Bush, probabile candidato repubblicano alla Casa Bianca. Prende il posto di Eric Holder, nominato da Obama all’inizio del suo mandato nel 2009.