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USA, la proposta choc di Trump: “Bisogna armare i professori contro le stragi”

Genitori delle vittime e studenti alla Casa Bianca testimoniano dopo l’ennesimo massacro in una scuola (quello avvenuto il giorno di San Valentino in una scuola di Parkland, in Florida). Trump promette più controlli e non esclude l’ipotesi armare gli insegnanti nelle classi.
A cura di Biagio Chiariello
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Bisogna armare gli insegnanti nelle scuole. Solo così si possono evitare stragi come quella a Parkland, in Florida, dove il giorno di San Valentino un ex studente ha fatto fuoco e ucciso 17 persone. È la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, destinata come sempre a far discutere. “Esamineremo l'idea con attenzione”, ha detto, in risposta alla ipotesi avanzata da una delle persone presenti durante la sessione di ascolto alla Casa Bianca, nella quale hanno presenziato anche studenti sopravvissuti ai numerosi massacri scolastici di questi anni: da Stoneman Douglas (Florida) a Columbine (Colorado) fino a Sandy Hook (Connecticut). Presente anche il vicepresidente Mike Pence.

Lʼipotesi di armare gli insegnanti – Trump sa bene che si tratta di “un'ipotesi controversa” ma assicura di voler “ascoltare tutti”, come si legge anche su un taccuino con la carta intestata della White House, nel quale ha elencato cinque punti cardine tra cui "Cosa vorreste raccontarmi di più della vostra esperienza?” e "Cosa possiamo fare per aiutarvi a sentirvi al sicuro?” oltre a “I Hear You”, appunto “Io vi ascolto”, rivolto agli studenti e ai genitori. Il Presidente USA è poi tornato a garantire che si lavorerà sui controlli e le verifiche cosiddette di "background" per i detentori di armi o potenziali tali, ha menzionato la possibilità di alzare i limiti di età per l'acquisto di armi, è tornato quindi a rimarcare anche l’esigenza di vigilare sulla salute mentale. "Ascoltiamo, poi ci mettiamo subito al lavoro. E non solo a parole come in passato. Lo risolveremo", ha affermato.

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Molto toccanti anche le testimonianze dei presenti – "Ho paura, ho paura di essere la prossima e ho paura che la mia famiglia debba sentire la notizia che non ce l'ho fatta e sono davvero arrabbiata per il fatto che questo problema sia durato così tanto tempo" ha detto un ragazzo. "Non sospetti che possa succedere e invece capita, e così ti rendi conto che può accadere a ognuno di noi: è per questo che siamo arrabbiati ed è per questo che vogliamo agire" spiega un altro. Significative le parole di un padre che, con riferimento al killer 19enne, ha ricordato a Trump: "Se non è grande abbastanza per comprare una birra non dovrebbe essere in grado di comprare un'arma".

Lobby armi: restrizioni per soggetti pericolosi – Nikolas Cruz"non avrebbe dovuto avere accesso ad un'arma da fuoco". A parlare è Dana Loesch, portavoce della Nra, la potente lobby americana delle armi, in riferimento al killer di Parkland. Definendo il killer un "mostro" ha sottolineato: "Gente matta non dovrebbe essere in grado di possedere un'arma. Gente pericolosa per se stessa e per gli altri non dovrebbe essere in grado di ottenere un'arma", ha detto partecipando ad un incontro con studenti, sopravvissuti e genitori organizzato e trasmesso in diretta dalla Cnn.

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