Usa, incriminati per aggressione i due agenti che hanno buttato a terra il manifestante di 75 anni
I due agenti della polizia di Buffalo che erano stati sospesi per aver buttato a terra un manifestante di 75 anni sono stati incriminati per aggressione di secondo anno. L’episodio era avvenuto durante una protesta per George Floyd. La notizia viene resa nota dall’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Erie. I due agenti, Robert McCabe (di 32 anni), e Aaron Torgalski (di 39 anni) davanti al giudice si sono dichiarati non colpevoli rispetto alle accuse di aggressione di secondo grado. I due agenti erano stati sospesi dal servizio dopo aver buttato a terra e ferito un anziano che protestava per le strade della città statunitense. I due poliziotti sono stati rilasciati senza fissare alcuna cauzione. L’udienza è stata fissata per il 20 luglio. Dopo la loro sospensione, tutti i colleghi dell’Emergency response team del dipartimento di polizia di Buffalo si sono dimessi in solidarietà nei loro confronti.
McCabe e Torgalski sono stati indagati dopo che ha iniziato a circolare un video nel quale si vedevano i due a Buffalo, nello stato di New York, mentre buttavano a terra l’uomo di 75 anni. Poi lasciato a terra, sul marciapiede, mentre perdeva sangue dalla testa. Uno dei due poliziotti ha sostenuto che l’uomo fosse caduto inciampato e caduto da solo, ma è stato smentito dal video diventato virale. Al momento il manifestante è ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono serie, ma stabili. La sospensione dei due agenti è stata chiesta anche dal governatore Andrew Cuomo.
Quanto avvenuto a Buffalo è stato condannato anche dal sindaco della città: “Dopo giorni di proteste pacifiche e diversi incontri tra me, i dirigenti della polizia e i membri della comunità, il fatto di questa sera è scoraggiante”, afferma Byron Brown. Che si augura che si possa lavorare insieme “per affrontare l’ingiustizia e l’iniquità razziale nella città di Buffalo”. Dopo la sospensione dei due agenti, però, altri 57 poliziotti hanno lasciato la squadra di cui facevano parte i due indagati. I 57 si sono dimessi in massa dalla squadra che si occupa dell’ordine pubblico durante le manifestazioni, ma non dal corpo di polizia. Una decisione che nasce dalla protesta contro la sospensione dei due colleghi. Secondo i dimissionari, i due agenti stavano “semplicemente eseguendo gli ordini”.