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Covid 19

USA, il Covid-19 ha ucciso più americani dell’epidemia di influenza “Spagnola” del 1918

Ieri secondo la Johns Hopkins University negli Stati Uniti è stata superata la soglia dei 675mila decessi per Covid-19, un numero superiore ai morti di influenza “Spagnola” del 1918-1920: l’epidemia di un secolo fa causò comunque molte più vittime di quella attuale, con almeno 50milioni di morti e 500milioni di contagi.
A cura di Davide Falcioni
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Tra le tragedie ‘900 non si può dimenticare la pandemia di influenza che devastò il pianeta causando almeno 50milioni di morti, impropriamente denominata "Spagnola": un virus che si diffuse soprattutto nelle trincee della Prima Guerra Mondiale e grazie alla mobilitazione di decine di milioni di soldati, provocando a livello globale non meno di 500milioni di contagi. Ebbene, a poco più di un secolo di distanza i dati ufficiali certificano che – almeno negli Stati Uniti – il Covid-19 ha causato più vittime di quella catastrofe avvenuta tra il 1918 e il 1920: è stata infatti superata la soglia dei 675mila decessi anche se, a onor del vero, va ricordato che la popolazione americana nel frattempo è triplicata e che i dati ufficiali sui morti dell'epidemia di un secolo fa non sono accurati come quelli odierni. Il tasso di letalità del Covid è inoltre fortunatamente molto inferiore rispetto a quello dell'influenza Spagnola.

Secondo il dottor Howard Markel, storico della medicina presso l'Università del Michigan, "enormi sacche della società americana hanno dimenticato quello che avvenne allora", e non a caso in molti stati i tassi di vaccinazione sono molto bassi a causa della resistenza della popolazione e le infezioni, giocoforza, sono tornate ad aumentare pericolosamente. A causa della variante Delta, infatti, i contagi negli ultimi mesi sono aumentati; secondo gli esperti il picco potrebbe essere stato raggiunto in questi giorni, ma i decessi sono in media ancora molto alti, circa 1.900 al giorno, ai livelli dell'inizio di marzo 2021. Il bilancio complessivo dei morti, secondo il conteggio tenuto dalla Johns Hopkins University, ha superato ieri quota 675mila, anche se si ritiene che il dato reale possa essere sensibilmente più alto. L'inverno potrebbe portare una nuova ondata, e gli studiosi dell'Università di Washington prevedono altri 100mila decessi entro il primo gennaio, il che porterebbe il bilancio complessivo degli Stati Uniti a quota 776mila morti.

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La pandemia di influenza "Spagnola" del 1918-1920 ha ucciso non meno di 50milioni di persone in un'epoca in cui la popolazione mondiale era un quarto di quella odierna: in realtà il bilancio è altamente approssimativo, viste le scarse capacità di quel periodo di raccogliere dati e la poca comprensione scientifica di quello che stava avvenendo. Prima del Covid-19, l'influenza di "Spagnola" era universalmente considerata la peggiore pandemia della storia umana: causò infatti la morte di un gran numero giovani adulti sani in un periodo in cui non esisteva nessun vaccino per rallentare la diffusione del virus né antibiotici per trattare le infezioni batteriche secondarie.

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