Usa, i timori dei virologi: contagi di Covidi-19 decuplicheranno dopo il Giorno del Ringraziamento
A mostrarci molto chiaramente cosa potrebbe accadere se durante le festività natalizie in Italia verrà ripristinata la libera circolazione tra regioni diverse e la possibilità di organizzare raduni familiari sono gli Stati Uniti, il paese al mondo che ha fatto finora registrare il più alto numero di contagi e di vittime del Covid-19 e in cui – malgrado ciò – la scorsa settimana milioni di persone hanno viaggiato in lungo e il largo in occasione del Giorno del Ringraziamento. Secondo l’immunologo Anthony Fauci la popolazione dovrà ora "prepararsi ad affrontare un'ondata dopo l'altra di Covid-19". Il consigliere del governo statunitense ha poi aggiunto che "quasi certamente ci sarà un incremento dei contagi per la gente che si è messa in viaggio. Non vogliamo spaventare le persone, ma questa è la realtà".
Secondo la Transportation Security Administration (TSA), agenzia facente parte del Dipartimento di Sicurezza Interna e che ha il compito di controllare i passeggeri degli aeroporti, almeno 1,1 milioni di persone hanno viaggiato attraverso gli Stati Uniti nella sola giornata di giovedì scorso, il 26 novembre, Giorno del Ringraziamento: mai dall'inizio della pandemia era stata registrata una mobilità così alta. Quante di quelle persone erano positive e asintomatiche? Quante diffonderanno il coronavirus da una città all'altra? Tante, secondo Jerome Adams, Chief Medical Officer degli Stati Uniti: “Voglio essere chiaro con gli americani, la situazione peggiorerà nelle prossime settimane", ha dichiarato.
Deborah Birx, coordinatrice della cellula di crisi sul coronavirus della Casa Bianca, ha aggiunto che ci si dovrà preparare ad affrontare una nuova ondata di contagi "con tre, quattro, dieci volte più malati in tutto il paese". Per questa ragione secondo Fauci l'ipotesi di un allentamento delle restrizioni per il periodo natalizio non va neanche presa in considerazione; al contrario, invece, andrebbe seguito l'esempio di città come San Francisco e Los Angeles, che da oggi hanno vietato incontri sia pubblici che privati e dichiarato un nuovo coprifuoco. L'immunologo, tuttavia, ha anche cercato di rassicurare i suoi concittadini ricordando che a dicembre sarà disponibile un vaccino per le persone che più rischiano di sviluppa una forma grave della malattia.