USA, i piatti sporchi sono ancora nel lavandino: padre accoltella il figlio 31enne al cuore e lo uccide
Ha ucciso il figlio a coltellate al culmine di una lite innescata dalla pila di piatti sporchi lasciata nel lavandino di casa. Venerdì 14 giugno la polizia è intervenuta in un caravan a Indianapolis, nello Stato USA dell'Indiana, e hanno trovato Christopher Allen Lisby, 31 anni, sul pavimento del soggiorno privo di sensi e con un ferita aperta nella zona del petto.
Trasportato al pronto soccorso dell'Indianapolis Emergency Medical Services in condizioni critiche, nonostante le sue condizioni si fossero stabilizzate dopo l'intervento chirurgico, è deceduto il giorno successivo. Stando alle ricostruzioni Timothy Ray Lisby, 59 anni, e suo figlio avrebbero iniziare a litigare su chi dovesse lavare i piatti. Dalle parole si è passati subito ai fatti e i due sono venuti alle mani, secondo la ricostruzione di un amico di famiglia che pare fosse presente al momento dei fatti
"Tim aveva un cucchiaio in mano e ha iniziato a pugnalare Chris con esso", ha detto l'uomo all'emittente Fox 59. Il 31enne avrebbe chiesto aiuto all'amico: "Mi ha chiesto di togliergli il cucchiaio di mano, così l'ho fatto", ma subito dopo il 59enne ha preso un'altra posata.
"È corso in cucina e ha afferrato qualcosa di luccicante, qualcosa di affilato… e lo ha conficcato nel cuore di Chris più forte che poteva", ha aggiunto l'uomo. È stato lui stesso a dare l'allarme, mentre Lisby senior, evidentemente rinsavito, ha provato a rianimare il figlio. “Stava facendo pressione su Chris e diceva: ‘Non morire. Non morire‘. Da quel giorno piango e non riesco a dormire…" ha ammesso.
Il 59enne inizialmente è stato accusato di aggressione aggravata. Ora però l'imputazione dovrebbe trasformarsi in omicidio. "Ha ucciso l'unico amico che aveva al mondo. Pagherà per quello che ha fatto”, ha detto ancora l'uomo. "Non ho mai visto nessuno sanguinare così tanto e questo mi ha fatto davvero male" ha aggiunto.