Usa, evitato il rischio default: Obama annuncia l’accordo bipartisan
Evitato per un soffio il pericolo di un drammatico default per gli Stati Uniti D’America, il Presidente Barack Obama ha annunciato che finalmente è stato raggiunto un accordo bipartisan per innalzare il tetto del debito pubblico Usa. I rischi legati ad un mancato accordo erano enormi e il termine ultimo era fissato per il 2 agosto, oltre il quale senza poter emettere altri titoli, il colosso americano avrebbe dichiarato bancarotta.
I termini dell’intesa raggiunta dai leader dei due partiti, Democratico e Repubblicano, prevedono un aumento del tetto del debito pari a 2.400 miliardi di dollari, suddiviso in tre fasi. Inizialmente si partirà con un incremento di 400 miliardi, altri 500 nel corso dell’anno e infine 1500 miliardi alla fine del 2012. Le trattative, durate a lungo, hanno partorito anche altre misure severe a contrasto della crisi economica che ha investito il colosso del libero mercato. E prevista, infatti, anche una riduzione dello stesso deficit in due fasi, rispettivamente un taglio di 900 e 1500 miliardi, spalmati su un arco temporale di circa dieci anni.
L’accordo ora dovrà essere votato in Parlamento, prima in Senato e poi alla Camera, ma non si prevedono sorprese, visto l’accordo bipartisan. A maggior riprova del necessario dialogo tra i due opposti schieramenti politici, verrà creata una commissione parlamentare mista, composta dai membri dei due partiti nordamericani, che dovrà indicare i tagli da apportare nelle fasi successive. Per assicurare che i problemi siano affrontati seriamente, dei tagli alla spesa ci saranno in ogni modo, anche se non si dovesse raggiungere un accordo in questa commissione. I settori colpiti dalla scure saranno quelli della difesa, ma anche quelli selle assicurazioni sanitarie e del progetto Medicaid, tanto voluto dal Presidente Obama.
Per raggiungere l’accordo si è dovuto faticare molto e arrivare a dei compromessi, così sembra che ben pochi siano davvero soddisfatti del risultato raggiunto, anche se tutti cantano vittoria per lo scampato pericolo. Lo speaker della Camera, John Borhner, repubblicano come la maggioranza in questo ramo del parlamento americano, ha detto che l'accordo “non è il migliore del mondo, ma mostra come i repubblicani siano riusciti a cambiare i termini del dibattito”, anche Obama annunciando il programma ha detto “È questo l'accordo che avrei preferito? No… Ma la cosa più importante è che ci permetterà di evitare il default e porre fine alla crisi che Washington ha imposto al resto dell'America”, e riferendosi alle preoccupazioni dei mercati finanziari ha chiarito “ci permetterà di sollevare la nuvola di dubbio e incertezza che copre gli Stati Uniti da settimane”. Intanto i mercati gli stanno dando ragione visto che risposte positive sono arrivate immediatamente, con un netto rialzo delle Borse asiatiche, le prime ad aprire dopo l’annuncio di Obama, e una partenza euforica per tutte le altre piazze.