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Usa, eseguita condanna a morte con un farmaco mai usato: “Ucciso come una cavia umana”

Mark Asay è il primo suprematista bianco a essere giustiziato in Florida per due delitti a sfondo razzista. Per ucciderlo è stato utilizzato un cocktail di farmaci, tra cui l’etomitade, mai usato prima. Polemiche tra i giudici della Corte Suprema, che tuttavia hanno respinto il ricorso degli avvocati: “Questa decisione viola la Costituzione”.
A cura di Ida Artiaco
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Il condannato a morte Mark Asay.
Il condannato a morte Mark Asay.

Nel 1987 Mark Asay ha ucciso due uomini, un ispanico e un altro di origine nordafricana, in delitti considerati di matrice razziste. Per questo è stato condannato a morte: a quasi 30 anni da quegli omicidi, è stato giustiziato ieri, giovedì 24 agosto, nella prigione di Starke, in Florida, con una iniezione letale con un farmaco mai usato prima. Il caso sta facendo molto discutere la stampa internazionale, e di certo passerà alla storia non solo perché si tratta del primo uomo bianco in tutto lo Stato a essere incriminato per l'uccisione di un uomo di colore, ma anche per il tipo di composto utilizzato per mettere fine alla sua vita.

L'iniezione usata su Asay era infatti composta da tre farmaci, tra i quali l'etomitade, un anestetico mai utilizzato finora. Si tratta di un agente ipnotico intravenoso utilizzato in anestesia, scelto in sostituzione del Midazolam la cui reperibilità è diventata sempre più difficile dopo il rifiuto della sua distribuzione da parte di diverse case farmaceutiche. Gli altri due componenti del cocktail sono il rocuronio, un paralitico che rilassa i muscoli, e il cloruro di potassio che in pratica ferma il cuore. I suoi avvocati si sono a lungo battuti per evitare che il loro assistito fosse giustiziato con una sostanza mai sperimentata prima, e che quindi potenzialmente potrebbe provocare sofferenze. Addirittura, violerebbe l'emendamento della Costituzione che vieta punizioni crudeli ed inusuali. Ma la maggioranza dei giudici della Corte Suprema della Florida non ha voluto sentire ragioni e ha respinto il ricorso, nonostante l'opposizione di uno di loro, secondo il quale il condannato è stato trattato come "una cavia di laboratorio dell'ultimo protocollo per le iniezioni letali".

Per di più, una denuncia è arrivata anche dagli esperti. In particolare, il professore Robert Sneyd della Plymouth University Peninsula School of Medicine and Dentistry, in una dichiarazione inviata alla Corte Suprema della Florida, aveva sottolineato come non essendoci stato alcun test medico sugli effetti di questo tipo di dosaggio sul corpo umano, ci sarebbero potute essere una serie di reazioni negative e imprevedibili. Tuttavia, il protocollo di esecuzione è cominciato alle 6:10 ora locale. Michelle Glady, portavoce del carcere, ha poi confermato che "non ci sono state complicazioni durante la procedura e che Asay non ha parlato durante l'esecuzione".

La vicenda: Asay primo suprematista bianco giustiziato

Asay è il primo bianco ad essere stato condannato per omicidio a sfondo razzista. Ex membro di una gang suprematista, con una svastica tatuata sul corpo, nel 1988 è stato condannato a morte per l'uccisione a Jacksonville di Robert Lee Booker, afroamericano di 34 anni, e dell'ispanico Robert Mcdowell, 26 anni. Poco prima dell'esecuzione ha confessato al prete che lo ha visitato di essere stato ubriaco e arrabbiato il giorno dell'omicidio, ma non razzista. In più, nel corso di una recente intervista, ha dichiarato di essere diventato "un uomo buono, e di non essere più una minaccia per la società".

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