USA, entra in vigore il Muslim Ban. Non avrebbe evitato nessun attentato negli ultimi 20 anni
Il "Muslim Ban" voluto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump è entrato in vigore alle 2 di notte, ora italiana. Rispetto alla proposta iniziale della Casa Bianca si tratta di un provvedimento parzialmente modificato da una sentenza della Corte di Giustizia, visto che il bando non si può applicare a coloro "che possano rivendicare in maniera credibile una relazione bona fide (autentica) con una persona o entità" negli Stati Uniti. La relazione familiare che consente di essere esentanti dal provvedimento si ferma a genitori, mogli, figli, generi, cognate, fratelli e sorelle ed esclude, tra gli altri, nonni e nipoti, zii e cugini, oltre ovviamente agli amici e conoscenti.
La norma, più volte modificata rispetto all'impostazione iniziale ma comunque preoccupante sotto l'aspetto politico, blocca temporaneamente l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini in arrivo da sei nazioni prevalentemente musulmane (Libia, Iran, Somalia, Sudan, Siria e Yemen). Tali restrizioni – secondo uno studio condotto dal Washington Post – sarebbero però pura propaganda dal momento che non avrebbero salvato nessuna vita da attacchi terroristici condotti negli ultimi 20 anni.
La tragedia dell'11 settembre 2001 fu opera di 19 persone di cui nessuna proveniente da un paese della "lista nera" di Trump. I dirottatori infatti erano cittadini di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Libano. Il Washington Post cita poi il caso dell'uomo che ha tentato di detonare una bomba a bordo di un aereo diretto a Detroit (Michigan), nato in Nigeria, o dell'attentato alla maratona di Boston (Massachusetts) dell'aprile 2013, ad opera di due fratelli ceceni. Neppure la strage di San Bernardino del 15 dicembre 2015 non sarebbe stata scongiurata, dal momento che a compierla è stata una coppia, Syed Rizwan Farook e Tashfeen Malik, un cittadino nato in Usa e una pachistana. Nell'elenco c'è anche la sparatoria al night club Pulse a Orlando di un anno fa: quella volta ad aprire il fuoco fu un ragazzo nato nel Queens (New York).