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Usa e Cina hanno meno di 10 anni per evitare la Terza Guerra Mondiale: la previsione di Kissinger

Secondo Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano e consigliere per la sicurezza nazionale, il destino dell’umanità dipende dai rapporti tra Cina e Stati Uniti: “Siamo in una classica situazione che potremmo definire di pre-guerra. Il test più urgente in cui si potrà vedere la capacità di convivenza tra le due potenze è come gestiranno la questione Taiwan”.
A cura di Ida Artiaco
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Il segreto per evitare lo scoppio di una possibile Terza Guerra Mondiale sta nella convivenza tra Stati Uniti e Cina, ma devono imparare a farlo entro i prossimi 10 anni. Ne è convinto Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano e consigliere per la sicurezza nazionale, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano The Economist è tornato a parlare dell'importanza di rapporti saldi tra Washington e Pechino, dopo averlo già fatto parlando alla CBS.

"Siamo sulla strada del confronto tra grandi potenze, ma entrambe pensano che l'altra rappresenti un reciproco pericolo", non solo a livello militare, ma anche e soprattuto a livello economico e tecnologico. "Noi siamo in una classica situazione che potremmo definire di pre-guerra, dove nessuna delle due parti ha molto margine di concessione politica e in cui qualsiasi disturbo dell'equilibrio può portare a conseguenze catastrofiche", ma "credo che possano convivere. Il test più urgente in cui si potrà vedere questa capacità è come gestiranno la questione Taiwan".

Kisisnger è intervenuto anche sulla guerra in Ucraina. Per l'ex segretario di Stato Usa, il primo passo per evitare disastri soprattutto in Europa è far aderire Kiev alla NATO. "Quello che gli europei stanno affermando ora è, a mio avviso, follemente pericoloso", in quanto sostengono di non volere l'Ucraina nell’Alleanza atlantica, perché tale scenario sarebbe "troppo rischioso".

Henry Kissinger.
Henry Kissinger.

"E quindi li armeremo a morte e daremo loro le armi più avanzate. E come potrebbe funzionare? Non dovremmo porre fine (alla guerra) nel modo sbagliato. Supponendo che il risultato più probabile dovrebbe portarci allo status quo" esistente prima del l'invasione russa del 24 febbraio 2022, l’obiettivo "dovrebbe essere quello in cui l’Ucraina rimanga protetta dall’Europa e non diventi uno Stato solitario che bada solo a sé stesso", ha aggiunto.

"Se la guerra finirà come probabilmente succederà, con la Russia che perderà molti dei suoi successi ottenuti in battaglia, ma conserverà il controllo di Sebastopoli, potremmo avere una Russia insoddisfatta, ma anche un’Ucraina insoddisfatta: in altre parole, un equilibrio di insoddisfazione". Quindi, afferma Kissinger "per la sicurezza dell’Europa, è meglio avere l’Ucraina nella Nato, dove non può prendere decisioni nazionali sulle rivendicazioni territoriali".

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