Usa, dodicenne uccisa a colpi di pistola. Il killer è un ragazzino di 13 anni
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Lei si chiamava Teresa Potts, aveva solo 12 anni, ed è l’ennesima giovanissima vittima dell’abuso di armi da fuoco negli Stati Uniti. A toglierle la vita a colpi di pistola è stato un suo quasi coetaneo, un tredicenne la cui identità non è stata ancora rivelata (si sa soltanto che si tratta di un compagno di scuola della vittima). E le ragioni sono ancora avvolte nel mistero: a quanto racconta la KY3, nella tarda serata di giovedì è giunta al 911 una chiamata anonima che ha avvertito la polizia di una sparatoria nei pressi di Pacid, piccola cittadina a qualche centinaio di chilometri da Kansas City. Giunti sul posto indicato i soccorritori hanno trovato il corpo agonizzante di una ragazzina di 12 anni, le cui condizioni sono apparse da subito disperate: trasportata in ospedale Teresa è morta pochi minuti dopo, senza che i medici potessero far nulla per salvarla.
I poliziotti si sono subito messi sulle tracce dell’assassino, che si era dato alla fuga nel bosco vicino alla villetta in cui era stata ritrovata la vittima. Dopo un breve inseguimento sono così riusciti a raggiungere il fuggiasco, rimanendo interdetti nello scoprire che si trattava di un ragazzino di soli 13 anni. Ora l’intera contea è sotto choc, anche perché nessuno riesce a dare una spiegazione a quanto successo. Interrogato dagli agenti, il ragazzino non ha voluto dare alcuna spiegazione e non ha nemmeno fornito indicazioni sulla provenienza della pistola, che è stata lasciata incustodita sulla scena del crimine.