Usa, chiude lo Stato federale. Obama non riesce a evitare lo “shutdown”
“Lo shutdown avrà un fortissimo impatto reale sulla vita quotidiana di tanti americani. Rimarranno senza stipendio, ma dovranno pagare le bollette e i mutui”: a esprimersi in questi termini è stato il Presidente americano Barack Obama descrivendo gli effetti della chiusura dello Stato federale. Il Congresso ha lavorato a lungo per evitare la crisi ma le posizioni sono rimaste distanti: l’accordo sul finanziamento della macchina statale non è stato trovato ed è stato così provocato lo “shutdown”. Si tratta di un durissimo colpo alla ripresa economica americana e mondiale. L’ultima “chiusura” risale a 17 anni fa, sotto l’amministrazione di Bill Clinton, e costò ben 2 miliardi di dollari. Il mancato accordo ha fatto scattare la fine del finanziamento dello Stato federale un minuto dopo la mezzanotte del 1 ottobre ora americana, quando in Italia erano le 6 di mattina. Con il blocco dei fondi circa 800mila lavoratori statali non riceveranno più lo stipendio, ci sarà inoltre la chiusura dei musei, degli sportelli ministeriali e dei parchi naturali americani.
Lo scontro sulla riforma sanitaria – Lo shutdown è stato provocato dal mancato accordo tra Casa Bianca e Grand Old Party sul budget ma il vero scontro in America si è avuto sulla riforma sanitaria: i repubblicani, che hanno la maggioranza alla Camera, hanno deciso di bloccare ogni finanziamento alla Obamacare proponendo un via libera ai fondi a patto che si ritardasse di un anno l’entrata in vigore della riforma prevista per oggi. D’altra parte il presidente Obama e il partito democratico non si sono piegati e hanno difeso l’immediata applicazione della legge che da oggi avrà effetti concreti per la vita di circa 35 milioni di cittadini americani. Per Obama con la chiusura l’impatto sull’economia sarà il peggiore dalla seconda guerra mondiale. “Voi e le vostre famiglie meritate molto meglio delle disfunzioni che abbiamo visto al Congresso”, così il presidente, in qualità di Commander in Chief, ha inviato un videomessaggio alle truppe americane pochi istanti dopo la chiusura dello Stato federale. Obama ha rassicurato i militari in servizio tuttavia ha avvertito che il personale civile potrebbe essere ridotto.